Le strisce che la zebra ha in tutto il corpo allontano zanzare e insetti in generale, parola della scienza che in una recente ricerca pubblica sul Journal of Experimental Biology spiega che il ‘zebrato’ sia lo schema meno attraente per gli insetti che succhiano il sangue!
Le strisce che la zebra ha in tutto il corpo servono ad allontanare mosche e zanzare, parola della scienza che in una recente ricerca pubblica sul Journal of Experimental Biology non solo conferma l’ipotesi, ma spiega anche come lo ‘zebrato’ riesca a non far avvicinare gli insetti, molti dei quali nella Savana portano gravi malattie.
Da anni si dibatte sul perché le zebre abbiano le strisce e l’ipotesi degli insetti era già la più accreditata, ma adesso il ricercatore Tim Caro e altri scienziati svedesi e ungheresi, hanno provato a dare una spiegazione più dettagliata attraverso un esperimento.
Secondo il team, lo zebrato non è attraente per zanzare &co. perché questi insetti sono attratti principalmente dalla luce polarizzata orizzontalmente, esattamente identica a uno specchio d’acqua. Ad esempio gli insetti acquatici utilizzano questo fenomeno per identificare proprio l’acqua dove potersi accoppiare e deporre le uova.
In pratica le strisce sarebbero una sorta di scudo protettivo: quando gli insetti tentano di avvicinarsi non riescono ad atterrare sulla zebra.
“Gli atterraggi riusciti sulle zebre sono stati molto meno numerosi rispetto a quelli sui cavalli”, commenta Tim Caro, della Scuola di scienze biologiche dell’università di Bristol. L’idea è che le strisce interrompano la visione dell’insetto e che vi sia come un’interferenza nel suo sistema visivo negli istanti precedenti all’atterraggio.
Nel secondo esperimento, gli autori hanno coperto il mantello dei cavalli con un cappotto tutto bianco, tutto nero oppure a strisce, somigliante al vestito delle zebre. Anche in questo caso, la presenza delle strisce ha ridotto la percentuale di successo degli insetti nell’atterraggio. Così, il risultato conferma questo effetto, che acceca momentaneamente i tafani e impedisce loro di raggiungere l’animale.
Per gli scienziati quindi: le zebre hanno sviluppato un corpo in cui le strisce sono sufficientemente strette per allontanare tafani, zanzare e mosche. Sappiamo bene che i parassiti possono portare sugli animali malattie fatali.
La buona notizia è che le strisce funzionano anche per gli esseri umani: avete mai fatto caso che le tribù africane, australiane o asiatiche, hanno spesso il corpo dipinto con queste geometrie?
Quando i ricercatori hanno dipinto un manichino con motivi simili a quelle delle zebre, hanno scoperto che c’erano dieci volte meno punture di zanzare. L’idea che le strisce riducano in qualche modo la probabilità di essere morsi dalle zanzare è stata accettata dalla maggior parte degli scienziati, ma il meccanismo esatto è rimasto poco chiaro fino a oggi.
“Pensiamo che le strisce abbaglino gli insetti quando si avvicinano troppo”, ha detto il coautore Martin How dell’Università di Bristol.
Le ricerche continuano, ma gli scienziati sono convinti che le strisce siano quindi un meccanismo di difesa per evitare malattie infettive.
Significa che in estate per sfuggire alle fameliche zanzare opteremo tutti per un abbigliamento a strisce, magari somiglieremo a delle zebre, ma di sicuro staremo al riparo dalle zanzare.
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Dominella Trunfio