Gli studenti italiani trionfano a Zero Robotics, il torneo di robotica organizzato dalla Nasa e del Mit conquistando i primi due gradini del podio. I ragazzi del Liceo Avogadro di Vercelli si sono aggiudicati il primo posto mentre al secondo si sono piazzati quelli dello scientifico Cecioni di Livorno
Gli studenti italiani trionfano a Zero Robotics, il torneo di robotica organizzato dalla Nasa e del Mit, conquistando i primi due gradini del podio. I ragazzi del Liceo Avogadro di Vercelli si sono aggiudicati il primo posto mentre al secondo si sono piazzati quelli dello scientifico Cecioni di Livorno.
Sono state circa 180 le squadre partecipanti, provenienti da scuole superiori di tutto il mondo (Stati Uniti ed Americhe, Australia, Russia, Italia, Germania, Romania, Spagna, Francia, Regno Unito, Polonia, Grecia, Portogallo) e raggruppate in alleanze di tre team di nazioni diverse. L’Italia è stato il paese col maggior numero di scuole partecipanti, ben 25 scuole.
Una doppia vittoria che dà lustro alle nostri giovani menti. La finalissima si è disputata il 29 gennaio. Quasi tutte le squadre italiane hanno assistito all’evento da Alicante, in Spagna, mentre 2 sono volate a Boston.
Per le squadre europee e russe infatti la finale di quest’anno era prevista in Spagna mentre per gli americani era al MIT di Boston e per gli australiani a Sidney.
ECO- SPHERES
Il tema di quest’anno era l’ecologia e in particolare al problema dei detriti spaziali e dei satelliti in disuso, che finiscono per produrre nuovi rifiuti in orbita attorno alla Terra.
Gli studenti si sono sfidati nella programmazione dei micro satelliti SPHERES (Synchronized Position Hold Engage and Reorient Experimental Satellites) realizzati dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) e già situati all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.
Ai ragazzi, nelle fasi precedenti della competizione, era stato chiesto di programmare i mini satelliti affinché superassero senza danni una zona di detriti e raggiungessero un satellite in avaria. In questa fase il gioco avveniva su piattaforma virtual ma durante la finale, le squadre concorrenti hanno dovuto agganciare, manovrare e trascinare il mini satellite ECO-SPHERES in una “zona di sicurezza” a bordo della ISS, sotto la supervisione degli astronauti Anne McClain della Nasa, David Saint-Jacques della CSA (Canadian Space Agency), e Oleg Kononenko della Roscosmos.
I tre astronauti per 4 ore hanno monitorato il comportamento dei minisatelliti-robot SPHERES programmati dagli studenti. Essi hanno le dimensioni e la forma di un pallone da basket e funzionano a gas compresso. Solitamente vengono usati per testare manovre per veicoli spaziali autonomi. Questa volta invece hanno dovuto simulare una situazione di emergenza.
Solo il codice dei ragazzi del liceo di Vercelli ha avuto il merito di condurre con estrema precisione la manovra prevista. Per questo la squadra denominata The Dark Team of LSA si è aggiudicata il 1° posto. Il team Crab Nebula (Liceo Scientifico F. Cecioni, Livorno), ha invece conquistato il 2°.
E non è ancora finita. L’Italia è l’unico paese al mondo ad avere un campionato nazionale, che partirà lunedì 4 febbraio.
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Francesca Mancuso