La caffeina può far sì parte di una dieta sana per la maggior parte delle persone, ma se se ne prende troppa può rappresentare un pericolo per la salute. Ci sono quindi dei limiti da seguire.
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La caffeina non fa male entro una certa quantità quotidiana. Ok a 4 o 5 tazzine di caffè al giorno, ma attenzione alla caffeina nascosta negli altri alimenti
Caffeina: qual è il limite massimo che possiamo permetterci ogni giorno? Scienza conferma che la caffeina può far parte di una dieta sana per la maggior parte delle persone, ma se se ne prende troppa può rappresentare un pericolo per la salute. A seconda di fattori quali il peso corporeo, i farmaci che eventualmente si assumono e la sensibilità individuale, quel “troppo” può variare da persona a persona.
Secondo le linee guida della FDA americana, fino a 4-5 tazzine di caffè non danno effetti negativi per la salute, ma ciò che si deve tener presente è che la caffeina si trova anche naturalmente nelle piante usate per produrre te e cioccolato e che molti cibi confezionati, integratori dietetici e bibite la contengono. Si trova anche in alcune piante utilizzate come aromi, come il guaranà, o tè alternativi diffusi in Sud America, come l’erba mate (Ilex paraguariensis) e Ilex guayusa.
Per esempio, una lattina di bibita caffeinata contiene tra i 30 e 40 milligrammi di caffeina, una tazza di te verde o nero 30-50, una tazzina di caffè dagli 80 ai 100 milligrammi e gli energy drink fino a 250. Dalla FDA precisano inoltre che te e caffè decaffeinati contengono comunque caffeina, anche se in quantità minore (2-15 milligrammi per una tazzina di caffè).
Quando la caffeina è troppa?
Per gli adulti sani, la FDA cita 400 milligrammi al giorno (circa 4 o 5 tazze di caffè) come una quantità generalmente non associata a pericolosi effetti negativi. Tuttavia, vi è un’ampia variazione in base alla sensibilità e al metabolismo di una persona.
Alcune condizioni tendono a rendere le persone più sensibili agli effetti della caffeina, così come alcuni farmaci. Inoltre, se si aspetta un bebè, se si sta cercando di rimanere incinte o si allatta al seno, è necessario limitare il consumo di caffeina.
La FDA non ha fissato un livello per i bambini, ma l’American Academy of Pediatrics scoraggia il consumo di caffeina e altri stimolanti da parte dei più piccoli e degli adolescenti.
I sintomi di un abuso da caffeina
Come si fa a sapere se si è assunta più caffeina di quanto si possa tollerare? Ebbene, sappiate che la caffeina può causare:
- insonnia
- nervosismo
- ansia
- battito cardiaco veloce
- mal di stomaco
- nausea
- mal di testa
- una sensazione di infelicità (disforia)
Gli effetti iniziano ad essere tossici, come attacchi epilettici, se si consumano rapidamente 1200 milligrammi di caffeina. Bisogna fare attenzione, precisa l’FDA, a quei prodotti venduti come integratori fatti di caffeina pura o altamente concentrata: un solo cucchiaino di polvere concentrata può contenere l’equivalente di 28 tazzine di caffè.
Come si può ridurre la caffeina senza causare spiacevoli effetti collaterali?
In effetti, se si è abituati a bere bevande contenenti caffeina ogni giorno e si desidera ridurle, è meglio farlo gradualmente. L’interruzione brusca può causare sintomi da astinenza come mal di testa, ansia e nervosismo. A differenza dell’astinenza da oppioidi o alcol, però, non assumere più caffeina non è considerato pericoloso, ma può avere ripercussioni spiacevoli sul nostro corpo. Se pensate di averne abusato, quindi, diminuite i caffè per gradi.
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Germana Carillo