La Società italiana di pediatria preventiva e sociale e le regole per rimettere in forma l’intestino dei bambini.
Come far tornare i bimbi a scuola in forma dopo gli eccessi del Natale. I pediatri spiegano come rimettere in sesto l’intestino dei più piccoli
A Natale qualche stravizietto in più anche per i bambini. Dai tradizionali dolciumi alla mitica calza della Befana, anche a loro è stato concesso qualche sgarro che in molti casi è costato un leggero sovrappeso. L’alimentazione sregolata di queste due settimane di festività ha infatti causato qualche chilo di troppo non solo a noi ma anche ai più piccoli e anche uno scombussolamento dell’attività intestinale. Come farli rimettere in carreggiata?
La Società italiana di pediatria preventiva e sociale fornisce una serie di consigli per tornare sui banchi di scuola in forma e per “rimettere in sesto” l’intestino dei bambini.
Ciò che va fatto è innanzitutto reimpostare l’alimentazione giornaliera sulla base dei quattro/cinque pasti principali, dicendo addio a ricette troppo elaborate e ricordandosi di fornire ai cuccioli una merenda sana a metà giornata.
Riprendiamo, inoltre, una progressiva attività motoria e, quanto all’intestino, ricordiamoci che non sono soltanto le trasgressioni alimentari a causare disturbi, ma probabilmente anche i numerosi virus circolanti, che possono creare problemi all’apparato digerente. Per esempio, una classica indigestione può alterare la flora batterica e rendere l’intestino più vulnerabile nei confronti di eventuali patogeni.
Per aiutare il bambino a stare meglio via libera dunque a un’alimentazione semplice, non necessariamente in bianco, ma fatta di piatti poco conditi, come spaghetti al pomodoro o pesce ai ferri, ma anche pasta e fagioli e minestrone. Inoltre, non fate mai mancare frutta e verdura, anche sotto forma di succhi e centrifugati, preparati in casa e da consumare al momento.
“In presenza di disturbi – spiega Piercarlo Salari, pediatra responsabile del Gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità della Sipps – è meglio che siano leggeri e frequenti piuttosto che radi e abbondanti. I grassi devono essere consumati in quantità ridotte per una questione calorica, perché rallentano e appesantiscono la digestione. Se poi l’assunzione di latte dovesse causare meteorismo o diarrea, la motivazione potrebbe essere legata a un deficit anche estemporaneo di lattasi, l’enzima che degrada il lattosio in due zuccheri semplici e più facilmente digeribili. In questo caso si può fare ricorso a un preparato, disponibile sotto forma di integratore alimentare, a base proprio di questo enzima. Se i disturbi dovessero persistere e insinuare il sospetto di una reale intolleranza al lattosio, si può eseguire uno specifico test per la sua conferma”.
In generale, comunque, mai saltare la colazione, e poi pranzo, cena e merende: i più piccoli devono continuare ad avere tutto: carboidrati, fibre, proteine, grassi, vitamine e sali minerali, da combinare in percentuale diversa a seconda dei momenti della giornata.
Infine, non dimentichiamo l’importanza di un po’ di movimento, vero e proprio stimolo favorevole per mantenersi in forma e per la motilità del tubo digerente, e, si è stravolto il ritmo sonno-veglia, sarà utile anche un recupero graduale degli orari tradizionali.
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Germana Carillo