Perché la notte di Capodanno ci vestiamo di rosso (e San Silvestro si chiama cosi)

Notte di San Silvestro, ovvero quella che dal 31 dicembre ci accompagna fino al nuovo anno. Troppo presi a festeggiare forse non sapete perché si chiama così e come mai, tra le varie tradizioni che la accompagnano, vi è anche quella di vestirsi di rosso.

Tutti lo sappiamo fin da piccoli, la notte della vigilia di Capodanno è nota anche come notte di San Silvestro e per propiziarsi il nuovo anno, oltre a brindare con lo spumante, scambiarsi gli auguri, mangiare lenticchie e baciarsi sotto il vischio, è “importante” indossare qualcosa di rosso (tanti scelgono l’intimo ma vanno bene anche maglie e maglioni, vestiti, ecc.).

Oggi vi sveliamo il perché di questa tradizione ma anche cosa c’entra San Silvestro con i nostri festeggiamenti.

Notte di San Silvestro: perché si chiama così?

Il 31 dicembre, secondo il calendario cristiano, è la giornata dedicata a San Silvestro, storicamente noto come papa Silvestro I a capo della chiesa dal 314 al 335. Non esiste in realtà nessun collegamento tra la notte della vigilia del nuovo anno e questo santo, se non la casualità che lo ha voluto morto proprio il 31 dicembre (del 335).

Nessun significato mistico o metaforico, dunque, dietro il nome della notte più attesa dell’anno. Non si sa neppure chi abbia iniziato a chiamarla Notte di San Silvestro. Tra l’altro, secondo il calendario ortodosso, il giorno dedicato a questo santo è il 2 gennaio e di conseguenza la vigilia di Capodanno non viene assolutamente associata al suo nome.

Ma non finisce qui, fino al medioevo la notte del 31 non corrispondeva con il cambio di anno ma era ricordata come la data della circoncisione di Gesù (gli ebrei erano infatti soliti circoncidere i figli nell’ottavo giorno dopo la nascita). Quando si festeggiava allora il capodanno? Non vi era una data precisa, ogni città celebrava l’entrata del nuovo anno a piacimento, in base a diversi motivi di origine per lo più politica: per esempio a Firenze era il 25 marzo mentre a Venezia l’1 marzo, in Francia invece il capodanno coincideva con la Pasqua (dunque variava ogni anno).

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Notte di San Silvestro: perché ci si veste di rosso?

Pronto il vostro intimo rosso per Capodanno? Vi siete mai chiesti da dove nasce l’idea che porti fortuna avere qualcosa di questo colore nella notte che fa da spartiacque tra anno vecchio e nuovo?

Le teorie sono due:

Origine romana

Sembra che l’usanza di vestirsi di rosso per il Capodanno sia qualcosa che abbiamo ereditato dagli antichi romani. Fin dai tempi dell’Impero guidato da Ottaviano Augusto (31 a.C) si indossava qualcosa di rosso (spesso un drappo) in occasione del Capodanno Romano, questo serviva a propiziarsi salute, fertilità e potere.

Origine orientale

La seconda teoria, vede l’origine di questa tradizione arrivare da molto più lontano e in particolare dalla Cina, paese dove il rosso è da sempre associato alla fortuna (non a caso anche gli allestimenti matrimoniali sono spesso di questo colore), all’energia vitale, alla passione e alla prosperità.

Un colore in grado di tenere lontana la negatività e questo deriva anche da una leggenda locale che racconta come gli uomini per spaventare il Niàn, figura mitologica mangia uomini che appare proprio nei giorni del Capodanno Cinese, utilizzavano appunto il rosso.

Ricordate comunque che l’intimo rosso da indossare la notte di San Silvestro dovrebbe essere nuovo e addirittura andrebbe buttato il giorno successivo. La fortuna per chi sceglie questo colore a Capodanno sarà soprattutto nell’ambito amoroso e della passione.

Ci siamo, la notte di San Silvestro è ormai arrivata. Che seguiate la tradizione e vi vestiate o meno di rosso, e ovunque festeggerete, buon anno a tutt*

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