La Gran Bretagna proibisce la vendita di cuccioli di cani e gatti nei negozi di animali. Una misura di grande civiltà che mira a reprimere lo sfruttamento e gli abusi, a favore del benessere dei nostri amici a quattro zampe.
La Gran Bretagna proibisce la vendita di cuccioli di cani e gatti nei negozi di animali. Una misura di grande civiltà che mira a reprimere lo sfruttamento e gli abusi, a favore del benessere dei nostri amici a quattro zampe.
Entro il prossimo anno il governo locale procederà all’entrata in vigore della nuova norma legislativa che vieta la vendita di cani e gatti nei negozi di animali. Si è arrivati alla decisione dopo una consultazione pubblica in cui il 95% delle persone ha votato a favore del divieto.
“Ciò significa che chiunque cerchi di acquistare o adottare un cucciolo o un gattino al di sotto dei sei mesi deve trattare direttamente con l’allevatore o con un centro di reintroduzione degli animali”, ha dichiarato il Defra, Dipartimento per l’ambiente e gli affari rurali.
La norma si chiama Legge di Lucy, per ricordare il cucciolo di Cavalier King Charles Spaniel che era stato salvato da un negozio in Galles nel 2013.
Lucy aveva passato la sua vita in gabbia e non era neanche più in grado di riprodursi perché la mancanza di movimento, le aveva creato grossi problemi fisici. Dopo averla adottata, la nuova proprietaria Lisa Garner aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione sui social per far capire cosa si nasconde dietro un cucciolo in vetrina. Purtroppo Lucy è morta nel 2016.
Come ripetiamo spesso, la maggior parte dei cuccioli esposti viene dalle cosiddette “fabbriche di cuccioli”, ovvero allevamenti intensivi, dove gli animali sono rinchiusi in piccole gabbie e vengono trattati solo come merce in vendita. Condizioni igienico sanitarie inesistenti e viaggi della speranza fino alle vetrine in strada.
Molto spesso i cuccioli sono separati dalla madre prima dell’ottava settimana, a volte non hanno documenti o se li hanno sono falsi. Per questo e tanti altri motivi noi consigliamo sempre di salvare un cucciolo dal canile e di lasciar perdere la moda del pedigree, gli animali non sono oggetti da mettere in mostra e un cane blasonato non ci vorrà più bene di un meticcio.
Sono entrambi speciali e molto spesso sia gli uni che gli altri finiscono nei canili. Come dimenticare tutti i dalmata finiti nei rifugi, una volta passata la moda de La carica dei 101?
Ma in Gran Bretagna le cose sembrano andare diversamente, il governo fa sapere che la nuova legge aiuterà “a porre fine alle terribili condizioni in cui vivono i cuccioli” e contribuirà ad arginare il fenomeno dei commercianti senza scrupoli.
Esultano gli animalisti e anche noi, sperando che presto il divieto arrivi anche in Italia dove la strada è lunga e per adesso tutta in salita.
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Dominella Trunfio