Si chiama Saltriovenator ed è il più antico dinosauro predatore di tutti i tempi. Non è stato trovato dall'altra parte del mondo ma nel cuore dell'Italia, a due passi da Varese. Jurassic Park è a casa nostra
Si chiama Saltriovenator ed è il più antico dinosauro predatore di tutti i tempi. Non è stato trovato dall’altra parte del mondo ma nel cuore dell’Italia, a due passi da Varese. Jurassic Park è a casa nostra.
La scoperta si deve a un appassionato, Angelo Zanella che nel 1996 trovò i resti di questo dinosauro sconosciuto in una cava. Purtroppo, l’utilizzo di esplosivi per l’estrazione di materiali aveva distrutto parzialmente gli strati fossili di roccia, scheggiando molte ossa.
Da allora sono stati necessari decenni di scavi meticolosi e analisi del materiale per confermare la sensazionale scoperta. I paleontologi hanno appena annunciato che quello ricostruito è il più antico dinosauro predatore di grandi dimensioni mai scoperto. Alla fine delle operazioni, il team ha recuperato 132 frammenti, sufficienti a mettere insieme 64 ossa complete o parziali e a confermare che quasi tutto il materiale proveniva da un singolo individuo.
Lungo circa 7 metri e con un peso di circa una tonnellata, aveva una corporatura robusta se messo a confronto con gli altri predatori vissuti nello stesso periodo. Questi ultimi infatti erano meno tozzi e molto più piccoli. Inoltre, Saltriovenator zanellai visse almeno 25 milioni di anni prima dei grandi predatori, quasi 200 milioni di anni fa. Le sue zampe arti anteriori presentavano quattro dita di cui tre artigliate, il cranio misurava circa 80 cm con denti aguzzi.
Secondo gli scienziati, i resti ritrovati nel varesotto appartenevano a un giovane esemplare adulto, quindi è possibile che le dimensioni di questa specie siano ancora sottostimate.
Le ossa presentano anche un’altra novità assoluta: sono i primi resti di dinosauro a conservare le prove dell’attività degli animali marini, che ne rosicchiavano la carcassa. Ciò suggerisce che la carcassa del Saltriovenator affondò sul fondo di un bacino marino superficiale o all’interno di un corpo idrico, rimanendo parzialmente esposta alle creature marine dell’epoca. L’animale infatti viveva in una foresta a ridosso di una spiaggia tropicale.
Trovare un dinosauro predatore risalente al Giurassico antico potrebbe aiutare a spiegare una curiosa tendenza nella documentazione fossile di questo periodo. Saltriovenator appartiene infatti a uno dei principali lignaggi di dinosauri, quello dei Theropoda. I teropodi erano quasi esclusivamente carnivori e cacciavano un’altra stirpe importante, i sauropodomorfi erbivori. Anche i più famosi tra i sauropodomorfi sono stati tra gli ultimi della loro linea ad evolversi, e comprendono i titanosauri.
Ma torniamo al Triassico superiore, che precede il periodo Giurassico. In questo momento, ben oltre 200 milioni di anni fa, la maggior parte dei sauropodomorfi erano significativamente più piccoli dei giganti che si sono evoluti molto più tardi. Poi, improvvisamente, nel Giurassico Precoce – quando viveva il Saltriovenator – i sauropodomorfi cominciano a diventare sempre più grandi. Sono state proposte una serie di spiegazioni per questa tendenza al gigantismo, ma la scoperta di Saltriovenator suggerisce che predatore e preda potrebbero essere stati coinvolti in una “corsa agli armamenti”, che portò all’aumento della loro stazza.
Una scoperta che potrebbe completamente far riscrivere la storia dei dinosauri vissuti in quel periodo.
Lo studio è stato pubblicato su PeerJ.
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Francesca Mancuso