Come coltivare, riprodurre e prendersi cura dell'aloe vera? E come utilizzarla a partire dalle foglie? Una pianta resistente, che non ha bisogno di troppe cure, ma dai mille usi sia per la salute che per la bellezza.
Indice
L’Aloe vera è una pianta ornamentale e curativa con foglie succulente da cui si ricavano un succo e un gel dalle proprietà terapeutiche e cosmetiche. Vediamo come.
Caratteristiche dell’Aloe vera
L’Aloe vera (Aloe barbadensis) è una pianta arbustiva che appartiene alla famiglia delle Aloaceae. L’aloe è originaria delle regioni calde e desertiche dell’Africa e oggi viene coltivata a scopo ornamentale e per ricavare prodotti da destinare al mercato dei cosmetici e dei prodotti per la salute e il benessere.
Le piante di aloe hanno foglie carnose caratterizzate dalla presenza di una spessa cuticola e da piccole spine lungo il margine. L’asse infiorescenziale è di dimensioni notevoli e porta fiori riuniti in grappoli, pendenti e di colore giallo. Dal fiore si sviluppa il frutto, una capsula.
La droga dell’aloe, cioè la parte della pianta con il più alto tenore in principi attivi, è rappresentata dal succo concentrato ed essiccato ricavato dalle foglie e dal gel. Dal punto di vista anatomico, le foglie di aloe sono costituite al loro interno da tessuto parenchimatico clorofilliano e amilifero e da cellule contenenti mucillagine. (Leggi anche: Aloe vera: 10 ottimi motivi per coltivarlo in vaso o in giardino)
Il succo dell’aloe deriva da tutti i tessuti interni delle foglie e, una volta raccolto per incisione delle foglie, viene concentrato per ebollizione, ottenendo così delle masse scure. Il succo è utilizzato per ricavare l’estratto secco titolato, con proprietà lassative date dalla presenza di antrachinoni.
Il gel d’aloe deriva invece solo dalle cellule a mucillagini presenti nella parte più interna della foglia. Il gel d’aloe è molto utilizzato nell’industria cosmetica e ad esso sono attribuite proprietà cicatrizzanti per la pelle.
Coltivazione e cura dell’Aloe vera
L’Aloe vera può essere coltivata in vaso o in giardino senza particolari difficoltà, prestando attenzione alla collocazione, alla temperatura e alle innaffiature.
Esposizione dell’aloe
Per quanto riguarda dove posizionare l’aloe, occorre tenere conto che questa pianta ama la luce diretta del sole e il caldo. Trattandosi di una pianta originaria di zone in cui il clima è secco e caldo, la coltivazione dell’aloe darà il meglio di sé a temperature comprese tra i 18 e i 30°C e in ambienti non umidi.
Come tutte le piante, anche l’aloe cresce in modo ottimale quando è coltivata in piena terra all’aperto, ma se le temperature invernali sono troppo rigide è preferibile coltivare l’aloe in un grande vaso che possa essere collocato in un luogo riparato durante i mesi freddi: l’aloe infatti potrebbe deperire a temperature inferiori ai 5°C. Temperature troppo basse provocano una colorazione marrone delle foglie: attenzione anche agli sbalzi termici.
Innaffiare l’aloe
L’aloe non teme la siccità e necessita di innaffiature sporadiche e sarà sufficiente bagnare la pianta ogni quindici giorni, senza esagerare con la quantità di acqua ed evitando i ristagni nel sottovaso. Innaffiature eccessive possono causare in breve tempo la morte della pianta, anticipata da un rammollimento delle foglie.
Terreno ideale
Il miglior terreno per la coltivazione migliore dell’aloe è dato da terriccio universale misto a sabbia. Quando l’aloe è coltivata in vaso è preferibile aggiungere dei piccoli sassi mescolati alla terra per garantire il giusto drenaggio dell’acqua.
Riproduzione dell’Aloe vera
Per riprodurre la pianta dell’aloe è sconsigliato procedere con la talea delle foglie prive di radici poiché moriranno in un breve lasso di tempo.
La pianta dell’aloe sviluppa nel tempo delle piantine figlie, chiamate polloni. Per riprodurre la pianta di aloe è sufficiente prelevare le piccole piante cresciute alla base della pianta madre. L’operazione va effettuata in primavera quando le piante hanno raggiunto un’altezza di circa dieci centimetri.
Per ottenere nuove piante di aloe è sufficiente dividere con delicatezza e attenzione le radici delle giovani piante da quelle della pianta principale evitando di reciderle. Le piantine potranno quindi essere collocate in un nuovo vaso o direttamente a terra, avendo cura di non esporle alla luce diretta del sole per le prime ore. Una volta interrate le nuove piante, andranno bagnate il minimo indispensabile: la presenza d’acqua favorirà l’adesione delle radici al terreno, permettendo alla pianta di ricavare nutrimento da esso, ma non bisogna esagerare poiché l’eccesso d’acqua potrebbe causare stress idrico e morte della pianta.
Usi delle foglie di Aloe vera
Dalle foglie di Aloe vera si possono ricavare sia il succo sia il gel d’aloe. Come abbiamo visto precedentemente, il succo di aloe si ottiene dalle cellule di tutta la foglia esclusa l’epidermide, mentre il gel di aloe è ricavato dalle cellule a mucillagini presenti nella parte più interna della foglia.
I componenti principali delle foglie di aloe sono rappresentati per il 30% circa da mucillagini cui si sommano lipidi, antrachinoni, polisaccaridi, tannini, glicoproteine, saponine, vitamine, minerali e l’enzima ciclossigenasi. Gli antrachinoni sono presenti solo nel succo di aloe vera e non nel gel.
Gli antrachinoni sono molecole che a livello intestinale agiscono da lassativi grazie alla loro azione irritante sulla mucosa. Il succo d’aloe rientra tra i rimedi erboristici utilizzati per il trattamento della stipsi ma è importante che venga assunto al giusto dosaggio e dietro consiglio del medico, del farmacista o dell’erborista.
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Il gel d’aloe non contiene antrachinoni e ha proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, immunostimolanti, anestetiche e cicatrizzanti. Trova impiego soprattutto per la cura della pelle e delle mucose, in particolare in caso di ustioni, scottature, eritemi solari e ferite oltre che per lenire il prurito in caso di orticaria e punture di insetti e le infiammazioni del cavo orale.
Il gel d’aloe può essere estratto dalle foglie anche in ambito domestico. Per ottenere il gel d’aloe è sufficiente eliminare la cuticola della foglia e frullare il tessuto interno: il gel andrà utilizzato immediatamente e solo per uso esterno. È fortemente sconsigliato assumere per via orale il contenuto delle foglie di aloe per l’effetto purgante dato dalla presenza degli antrachinoni, che non possono essere separati dal gel d’aloe in modo casalingo.
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