C’è il piccolo comune che si batte contro la cementificazione, quello che è un’eccellenza europea nel campo dei rifiuti, quello che è rinato grazie ai migranti. E ancora, quello che ha abolito la plastica e quello che ha creato un’economia slow.
C’è il piccolo comune che si batte contro la cementificazione, quello che è un’eccellenza europea nel campo dei rifiuti, quello che è rinato grazie ai migranti. E ancora, quello che ha abolito la plastica e quello che ha creato un’economia slow. Dodici storie raccolte in ‘Un viaggio nei comuni virtuosi’, un documentario che testimonia il buon governo.
“Abbiamo raccolto alcune tra le centinaia di storie che da nord a sud dimostrano come un’altra Italia sia davvero possibile, perché già cantiere aperto. Forniremo le prove, gli esempi concreti: per un nuovo modo di intendere il buon governo, il buon vivere. Il vivere insieme. Dodici storie per tutti coloro che non sognano di lasciare il Paese, ma di cambiarlo”, si legge sulla piattaforma Produzioni dal basso, dove è stato lanciato il crowdfunding in sostegno della produzione e distribuzione.
L’obiettivo è, dunque, quello di raccontare ciò che funziona e senza badare al colore politica o all’area geografica di appartenenza ma piuttosto alle persone e alle comunità che hanno deciso di contribuire al cambiamento.
Gli autori sono i regista Alessandro Scillitani e lo scrittore Paolo Rumiz che vanno alla ricerca delle buone pratiche locali grazie all’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi che coinvolge oltre cento comuni sparsi su tutto il territorio italiano che sviluppano il buon governo: riduzione del consumo del suolo, mobilità sostenibile, rifiuti zero, tutela del paesaggio, nuovi stili di vita, partecipazione attiva della cittadinanza alle scelte di governo, inclusione sociale e accoglienza.
“L’idea è quella di raccontare le storie nella forma di un viaggio. A velocità sostenibile, ponendo attenzione al paesaggio sia naturale che antropologico. Verrà tracciata un’ideale itinerario delle comunità virtuose”, si legge ancora.
Un viaggio virtuale che avrà come parole d’ordine consumo di suolo, aree interne, rifiuti, accoglienza, legalità, comunità, cultura, mobilità slow.
Le donazioni verranno utilizzate per:
– la stampa e la distribuzione del DVD del film;
– la produzione;
– la campagna comunicativa del film;
– le proiezioni in giro per l’Italia
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