Presto potrai affittare i mobili di Ikea, invece di comprarli

Molto presto all’Ikea i mobili saranno in affitto, chiaramente non tutti ma quelli indispensabili a chi è uno studente fuori sede o una persona che per vari motivi cambia spesso casa e città.

Molto presto all’Ikea i mobili saranno in affitto, chiaramente non tutti ma quelli indispensabili a chi è uno studente fuori sede o una persona che per vari motivi cambia spesso casa e città.

La sharing economy arriva anche all’Ikea, parola del ceo Jesper Brodin che secondo quanto riportato dal sito svizzero 20 Minuten, ha in serbo una bella novità per una fascia determinata di clienti che hanno bisogno ad esempio di sedie e scrivania solo per un tempo limitato.

Brodin su NZZ am Sonntag non si sbilancia sulla data di inizio dell’offerta, ma assicura che si sta lavorando per rispondere ai bisogni dei suoi clienti. Chi vive con la valigia in mano se non ha la fortuna di trovare una casa in affitto già ammobiliata, spesso si ritrova a comprare mobili che al momento del nuovo trasloco, non sa dove piazzare.

Quali mobili saranno in affitto? Anche su questo c’è ancora l’alone di mistero, ma sicuramente parliamo di scrivanie, divani e sedi e non di una parete attrezzata. Ma resta da vedere se poi l’offerta sarà veramente vantaggiosa e per chi. Quale sarà il prezzo del noleggio?

Come ogni novità anche porta con sé favorevoli e contrari. Secondo Tilman Slembeck, professore di economia presso l’Università di Scienze Applicate a Zurigo, il progetto sarà vincente:

“Sono sorpreso che questa offerta non sia già stata lanciata da tempo. Negli Stati Uniti il noleggio dei mobili è una pratica consolidata da molti anni. Dato che i consumatori sono sempre più itineranti, cercano una maggiore flessibilità”.

Diversamente la pensa Christian Fichter, professore di psicologia economica presso l’Università di Scienze Applicate di Kalaidos, in Svizzera:

“Può accadere che le persone non si sentano veramente a loro agio con mobili che non appartengono a loro. Per paura di danneggiarli e dover pagare un extra durante la restituzione, potrebbero vivere l’esperienza con difficoltà”.

In attesa di capire quali saranno le modalità di restituzione, il ceo Brodin è fiducioso: “Ci saranno 100 pezzi di mobili restituiti a settimana, e la tendenza è in aumento”.

Voi cosa ne pensate?

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Dominella Trunfio

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