La carne halal e kosher dovrebbe essere etichettata come biologica se soddisfa gli standard della produzione.
È quanto sostiene Nils Wahl, avvocato generale della Corte di giustizia europea in una dichiarazione pubblicata sul portale FoodNavigator. Secondo l’avvocato, i regolamenti organici europei non richiedono che gli animali siano storditi prima del massacro, ma solo che la loro sofferenza sia ridotta al minimo.
Una dichiarazione che alimenta un dibattito che ormai va avanti da anni e la questione è non è per niente semplice. L’associazione francese per i diritti degli animali Œuvre d’Assistance aux bêtes d’abattoirs (OABA), aveva presentato un ricorso per escludere gli animali abbattuti senza essere storditi dalla certificazione bio sulla confezione.
Il giudizio di Wahl si basa su due regolamenti UE che regolano la produzione, l’etichettatura e la regolamentazione biologica , parliamo del regolamento numero 834/2007 e quello numero 889/2008. Secondo l’avvocato, neanche la regolamentazione che riguarda la produzione biologica “definisce espressamente il metodo o i metodi di macellazione degli animali che soddisfano gli obiettivi di benessere degli animali o di ridurre la sofferenza degli animali”.
Per dirla in parole semplici quindi, visto che non è specificato il metodo di macellazione previsto per il biologico, l’uccisione senza stordimento entrerebbe a pieno titolo nella categoria.
L’articolo 4.1 del regolamento 1099/2009, dedicato ai “metodi di stordimento”, stabilisce che gli animali saranno uccisi solo dopo lo stordimento e che la “perdita di coscienza e sensibilità sarà mantenuta fino alla morte dell’animale”.
Tuttavia, una clausola successiva del regolamento recita: “Nel caso di animali soggetti a particolari metodi di macellazione prescritti da riti religiosi, i requisiti di cui al paragrafo 1 non si applicano a condizione che la macellazione avvenga in un macello.
Dice Wahl: “In assenza di dettagli sui metodi di macellazione prescritti dalla legislazione sul biologico, è necessario fare riferimento al corpus delle norme che disciplinano il benessere degli animali al momento dell’uccisione. In questo contesto, le norme che disciplinano la macellazione rituale non può essere escluso”.
Come sappiamo la macellazione dopo stordimento è un principio della normativa sulla protezione degli animali durante l’abbattimento, tuttavia è prevista un’eccezione per la macellazione rituale che deve comunque tenere conto di misure necessarie per evitare il dolore e ridurre al minimo l’ansia e la sofferenza degli animali. Ma sappiamo che alla fine non è così, come dimostrano diverse inchieste di denuncia che negli anni abbiamo raccontato. In questo video viene mostrata tutta la crudeltà: (attenzione immagini forti che potrebbero urtare la vostra sensibilità)
La macellazione rituale è da anni un covo di polemiche, in Italia è permessa in deroga alla legge generale, mentre in Paesi come Svizzera, Austria, Olanda, Danimarca e Svezia, è abolita.
Fortunatamente le dichiarazioni dell’avvocato non hanno potere vincolante nei confronti della Corte di giustizia, che in piena indipendenza dovrà adesso pronunciare la propria sentenza.
Leggi anche: