Gli abiti Burberry invenduti non verranno distrutti. Finora il noto marchio si limitava a bruciare i prodotti che non avevano fatto breccia nel cuore dei consumatori ma adesso, dopo numerose polemiche, ha deciso di cambiare rotta. E ha detto addio anche alle pellicce
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Gli abiti Burberry invenduti non verranno distrutti. Finora il noto marchio si limitava a bruciare i prodotti che non avevano fatto breccia nel cuore dei consumatori ma adesso, dopo numerose polemiche, ha deciso di cambiare rotta. E ha detto addio anche alle pellicce.
Per evitare vendite sottocosto o contraffazioni Burberry mandava agli inceneritori i suoi abiti ma a luglio era scattata una dura protesta contro questa pratica. Perché mandare in fumo abiti, risorse e produrre doppiamente inquinamento, dalla fase di produzione a quella di distruzione?
Una scelta nemica dell’ambiente
Una scelta tutt’altro che amica dell’ambiente e che non era passata inosservata. Secondo quanto riportato dalla BBC, l’esclusivo marchio di moda britannico ha distrutto abiti, accessori e profumi invenduti pari a 31 milioni di euro solo l’anno scorso. Se si considerano gli ultimi 5 anni, sono andati distrutti prodotti per un valore di 100 milioni di euro.
“Nonostante i prezzi alti, Burberry non mostra alcun rispetto per i propri prodotti, il duro lavoro e le risorse naturali che vengono utilizzate per realizzarli”, erano state le parole di Lu Yen Roloff di Greenpeace. “La quantità crescente di overstock punta alla sovrapproduzione, e invece di rallentare la produzione, si inceneriscono vestiti e prodotti perfetti. È uno sporco segreto dell’industria della moda: Burberry è solo la punta dell’iceberg”.
A poco era valsa la difesa della maison di moda:
“Burberry attua processi attenti per ridurre al minimo la quantità di scorte in eccesso che produciamo. Nelle occasioni in cui è necessario lo smaltimento dei prodotti, lo facciamo in maniera responsabile e continuiamo a cercare modi per ridurre e rivalutare i nostri rifiuti”, aveva detto un portavoce della società.
Arriva la svolta
La società ha appena annunciato che abbandonerà la pratica di distruggere i prodotti invendibili, con effetto immediato.
“Riutilizziamo, ripariamo, doniamo o ricicliamo prodotti invendibili e continueremo a espandere questi sforzi” si legge nella nota ufficiale“.
Addio anche alle pellicce
Decisione storica anche questa, visto che Burberry ha fatto sapere che non utilizzerà più la vera pelliccia ed eliminerà anche i prodotti esistenti in cui è in uso.
“Il lusso moderno significa essere socialmente e ambientalmente responsabili. Questa convinzione è fondamentale per noi di Burberry e la chiave del nostro successo a lungo termine” ha aggiunto l’Amministratore Delegato, Marco Gobbetti.
Un piccolo passo avanti, certamente dettato da ragioni economiche, ma con effetti benefici per l’ambiente.
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Francesca Mancuso