Il 20 agosto la Terra sarà colpita da una tempesta solare: qualche problema ai sistemi di comunicazione, ma anche tante spettacolari aurore boreali previste ad alte latitudini. L’annuncio arriva dagli astronomi russi del Laboratory of x-ray astronomy of the sun, LPI. Cosa dobbiamo aspettarci?
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Il 20 agosto la Terra sarà colpita da una tempesta solare: qualche problema ai sistemi di comunicazione, ma anche tante spettacolari aurore boreali previste ad alte latitudini. L’annuncio arriva dagli astronomi russi del Laboratory of x-ray astronomy of the sun, LPI. Cosa dobbiamo aspettarci?
Il nostro Pianeta “subirà” una tempesta geomagnetica di G1 (su una scala di cinque punti) il prossimo 20 agosto, e in realtà altri “disturbi” colpiranno il nostro campo magnetico tra il 17 e il 21 del mese.
Non dunque una tempesta gigantesca, come ad esempio quella dello scorso 18 marzo, ma comunque in grado di provocare qualche problemino (ma anche stupendi spettacoli naturali), sia a strumentazioni che al nostro fisico.
Cos’è una tempesta solare
Una tempesta solare è un disturbo della magnetosfera terrestre, temporaneo, dovuto a forti emissioni prodotte dal Sole dalla cui corona si “stacca” materia che a sua volta genera un forte vento solare.
Le particelle emesse, tipicamente ad alta energia, interferiscono con il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all’espulsione di massa coronale. Questo, naturalmente, se queste viaggiano verso di noi. A volte questo vento può modificare persino le correnti elettriche presenti nella ionosfera.
Le possibili conseguenze di una tempesta solare
In base all’intensità le tempeste solari possono interferire con le radio comunicazioni, i segnali GPS, ma anche con i sistemi di sicurezza. Ma sul Pianeta, nella vita di tutti i giorni, di solito gli effetti sono piuttosto contenuti.
È possibile che qualcuno avverta mal di testa “inspiegabile” o abbia problemi con il navigatore satellitare, oppure qualche difficoltà con le radio, i cui segnali potrebbero essere disturbati. Ma comunque nulla di così “apocalittico”.
Conseguenze invece ben più “appetibili” sono le aurore boreali, le spettacolari e famose “danze colorate” che invadono il cielo alle alte latitudini. Queste infatti sono dovute proprio all’interazione tra il campo magnetico terrestre (più intenso vicino ai poli) e l’attività solare. E se questa è particolarmente intensa, è più probabile poter osservare il fenomeno.
Cosa accadrà il 20 agosto
Foto: Laboratory of x-ray astronomy of the sun, LP
Secondo gli scienziati un’intensità di tempesta solare come quella che si prevede il 20 agosto può causare difetti minori nei sistemi di alimentazione e discrete interferenze nella gestione dei satelliti spaziali, e anche qualche al di testa, nervosismo, irritabilità, esaurimento o ansia in soggetti particolarmente sensibili.
Ma anche se l’intensità che si attende è relativamente bassa, sarà comunque sufficiente anche ad indurre aurore boreali, ma a latitudini maggiori di 60 gradi. Possiamo quindi pensare di progettare un viaggetto nel grande Nord nei prossimi mesi, perché la probabilità di guardare il cielo a bocca aperta è molto alta.
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Roberta De Carolis