La Circolazione atlantica meridionale sta rallentando: caldo record per i prossimi 20 anni

I prossimi 20 anni potrebbero essere ancora più caldi a causa della Circolazione Atlantica meridionale. Quest'ultima trasporta l'acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud. Secondo gli scienziati questo meccanismo sta rallentando

I prossimi 20 anni potrebbero essere ancora più caldi a causa della Circolazione Atlantica meridionale. Quest’ultima trasporta l’acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud. Secondo gli scienziati questo meccanismo sta rallentando. Ciò potrebbe dare luogo a un forte aumento delle temperature nel corso dei prossimi due decenni.

Lo rivela un nuovo studio, condotto dall’Università di Whashington. Nota anche come Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation), la Circolazione Atlantica meridionale ha avuto un ruolo da protagonista nel film del 2004 “The Day After Tomorrow”. Nel film, la corrente oceanica globale improvvisamente si ferma e la città di New York si congela.

Come funziona nella realtà? Solitamente, nella parte dell’Oceano Atlantico in cui è presente la circolazione oceanica, l’acqua più calda viaggia verso nord in superficie, quindi affonda nella parte settentrionale dell’Atlantico e torna indietro in profondità ma più fredda. Possiamo immaginare l’Atlantic Meridional Overturning Circulation come un nastro trasportatore che porta l’acqua superficiale verso il nord dell’Atlantico; da lì, l’acqua salata più pesante affonda e ritorna in profondità dal Labrador e dai mari nordici vicino al Polo Nord, verso sud fino all’Oceano Antartico.

I cambiamenti nella forza dell’AMOC influiscono sulla quantità di calore presente nella nostra atmosfera. Quando la corrente è più veloce, una maggiore quantità di acqua tropicale calda e salata viaggia verso il Nord Atlantico. Negli anni, questo causa la fusione di più ghiacciai, e alla fine l’acqua dolce rende l’acqua superficiale più leggera e meno incline ad affondare, rallentando la corrente.

Di conseguenza, quando l’AMOC è in una fase lenta, il Nord Atlantico diventa più freddo, la fusione del ghiaccio rallenta e l’acqua salata più pesante può precipitare di nuovo in profondità, accelerando l’intera circolazione.

grafico amoc

La velocità della corrente determina quindi la quantità di calore superficiale che viene trasferita nell’oceano più profondo. Se la corrente rallenta, allora immagazzinerà meno calore, e la Terra probabilmente vedrà aumentare la temperatura dell’aria più rapidamente. Ed è quello che sta accandendo e accadrà nei prossimi anni. Il nuovo studio sostiene infatti che questa corrente sta passando dalla sua fase veloce alla sua fase più lenta.

Colpa dei cambiamenti climatici?

Gli oceanografi da tempo tengono sotto controllo l’Amoc, preoccupati per la stabilità a lungo termine della circolazione nell’Oceano Atlantico. Altri studi avevano mostrano che essa aveva subito un drastico rallentamento nell’ultimo decennio ma la nuova ricerca dell’Università di Washington e della Ocean University in Cina ha rilevato che il rallentamento non è causato dal riscaldamento globale, ma fa parte di un ciclo regolare che influenzerà le temperature nei prossimi decenni.

Abbiamo misurazioni dirette della sua forza solo dall’aprile 2004. E il declino misurato da allora è 10 volte più grande del previsto”, ha detto l’autore Ka- Kit Tung, professore di matematica applicata dell’Università di Whashington.

Aspettiamoci temperature roventi.

La ricerca è stata pubbliata su Nature.

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Francesca Mancuso

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