Gaeta si trova nell’estremità meridionale della Riviera d’Ulisse, ai piedi del Monte Orlando nel Lazio. Secondo Virgilio il nome della città deriva da Cajeta la nutrice di Enea, mentre per Strabone il nome fa riferimento all’ampia insenatura del suo golfo.
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Gaeta si trova nell’estremità meridionale della Riviera d’Ulisse, ai piedi del Monte Orlando nel Lazio. Secondo Virgilio il nome della città deriva da Cajeta la nutrice di Enea, mentre per Strabone il nome fa riferimento all’ampia insenatura del suo golfo.
Ciò che è certo è che Gaeta vanta origini antichissime e una storia lunga e variegata. Ci sono, infatti, resti romani, medievali, ma anche roccaforti borboniche e influenze moresche. Per millenni è stata un porto militare importantissimo, con una fortezza sottoposta ad assedi e successive occupazioni.
Di cose da fare e da vedere ce ne sono tantissime, ve ne segnaliamo alcune.
Gaeta: cosa vedere
Borgo di Gaeta medievale
Non si sa con esattezza quando il Borgo di Gaeta incominciò a formarsi, con molta probabilità il primo nucleo si creò intorno ad un’opera di difesa detta “Castello”, ubicata alle pendici del colle “Cappuccini”. Ancora oggi quella zona viene chiamata “Borgo Vecchio” o “Ai castelli”. Intorno all’842 un’incursione saracena distrusse Formia, costringendo il vescovo ed i cittadini di quella località a trasferirsi a Gaeta, portando con se le reliquie di S. Erasmo, divenendone il protettore.
Duomo di Gaeta
Il Duomo di Gaeta, dedicato a S. Maria Assunta in cielo è stato costruito nei secoli X-XI dove sorgeva una chiesa risalente forse al VII secolo (S. Maria del Parco). Probabilmente tra la fine dell’VIII secolo e l’inizio di quello successivo, il vescovo di Formia si rifugiò nella fortezza di Gaeta e in quel momento fece nascondere in un pilastro della chiesa i resti di S. Erasmo, vescovo di Antiochia, morto a Formia il 2 giugno 303.
I due Castelli
La fortezza di Gaeta è dominata da due Castelli: quello superiore nasce come Reggia di Alfonso d’Aragona; la parte inferiore è da sempre lo strumento di difesa della Città ed è stato dalla fine dell’800 al 1990 carcere militare, il famoso “ti mando a Gaeta”.
Grotta del Turco
La Grotta del Turco nel Santuario della Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. È un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario.
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Torri d’avvistamento
Le torri costiere del Meridione d’Italia costituivano il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione lungo le coste. Furono costruite per arginare le frequenti incursioni saracene e corsare.
Gaeta: cosa fare
Passeggiata in via dell’Indipendenza
La via dell’ Indipendenza è la storica strada di Gaeta. Un tempo, i pescatori ormeggiavano la loro imbarcazione nei pressi dell’abitazione, oggi è una via trafficata e piena di negozietti.
Escursione sul Monte Orlando
Il Monte Orlando è un luogo dai mille aspetti, avvolto da antiche leggende e dominato da intricati boschi di lecci che lasciano il posto, nel versante più soleggiato, a lunghe distese di macchia mediterranea e ginestre che, nelle stagioni più calde, ammantano d’oro il promontorio.
Mangiare la tiella di Gaeta
La tiella è composta da due sottili strati circolari di pasta, posti uno sull’altro. Il ripieno è di solito costituito da prodotti di terra o di mare, o da entrambi, secondo la fantasia della massaia. Va cotta al forno in teglie preferibilmente di rame. Non è semplice a farsi, perché una buona tiella deve risultare umida nel ripieno, e morbida e non inzuppata nella pasta esterna, che deve essere sottile.
Sport estremo nella Montagna Spaccata
La Montagna Spaccata a Gaeta è una falesia probabilmente unica nel suo genere dove è possibile praticare l’arrampicata libera o l’ancoraggio. Tra il 2003 e il 2005 sono state individuate, salite ed attrezzate delle nuove vie in un settore compreso tra la via dei Camini e la Grotta del Turco. Solo per chi non soffre di vertigini!
Gaeta: le spiagge più belle
A Gaeta ci sono 7 spiagge diverse per conformazione e per ampiezza dell’arenile e della battigia.
Spiaggia di Serapo
Spiaggia di sabbia finissima, detta anche semplicemente Serapo. È la spiaggia principale del comune di Gaeta, adiacente al centro cittadino e vicinissima al borgo medievale, alle pendici del Parco Regionale di Monte Orlando. È molto frequentata da turisti sia italiani che stranieri attratti dalla sua fine sabbia dorata.
Spiaggia di Fontania
La piccola spiaggia di Fontania, sulla costa meridionale della città di Gaeta, poco a Nord-Ovest dopo la spiaggia di Serapo (raggiungibile a piedi o nuotando), conserva ancora oggi i resti di una grandiosa villa romana del I secolo d.C.
Spiaggia dei Quaranta Remi
Sul tratto di costa compreso fra la spiaggia di Fontania e la caletta precedente la spiaggetta dei Quaranta Remi si trova il Pozzo del Diavolo, che a Gaeta è conosciuto com’anche come Pozzo delle Chiavi, che si apre all’improvviso nella roccia e dopo un salto di 50 metri sprofonda nel mare. Il pozzo del Diavolo è una grande grotta che si sviluppa sia al di sopra della superficie del mare, con un ingresso in cui può penetrare una piccola barca, sia sott’acqua.
Spiaggia dell’Ariana
La spiaggia dell’Ariana è caratterizzata da sabbie sottili, un mare cristallino, dalla promiscuità con la macchia mediterranea,e dai cosiddetti “scogli dei tre cani”. Si trova più distante dal centro urbano, esattamente lungo la litoranea (S.S. 213 Via Flacca). Ha sabbia dorata, ed è ideale per una giornata tranquilla, a ridosso delle collina è sempre riparata dal vento. Molto frequentata, ed affollamento in estate.
Spiaggia dell’Arenatua
Molti naturisti di Roma e del Lazio conoscono la spiaggia dell’Arenauta a Gaeta e la costa delle Scissure, nella baia tra Monte a Mare e Torre Scissure subito a nord della spiaggia dell’Ariana. Dalla strada Litoranea non si vede perché è protetta dalla roccia scoscesa. La sabbia fine e dorata e l’acqua trasparente rendono questo posto un vero angolo di paradiso.
Spiaggia di San Vito
Qui è ancora possibile nuotare in acque limpide, esplorare grotte marine e calette isolate, distendersi al sole dell’esclusiva spiaggia riservata agli ospiti. Il fondale, ideale per nuotare e fare immersioni, degrada lentamente ed il mare antistante è spesso meta di velieri che vengono a trovare rifugio in questo angolo di paradiso.
Spiaggia di Sant’Agostino
La baia di Sant’Agostino è rinomata fra gli scalatori che vi praticano il free climbing su una delle pareti rocciose di Monte Moneta. L’enorme parete domina la Piana di S. Agostino con i suoi leggendari strapiombi rossi riaperti all’arrampicata (escluso il periodo della nidificazione del falco pellegrino, periodo che va dal 25 febbraio al 15 aprile).
Le informazioni sono tratte da Gaetaturismo.it
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Dominella Trunfio