Reddito di inclusione, eliminati i requisiti familiari. Si allarga dunque questo aiuto destinato a contrastare la povertà e l'esclusione sociale
Reddito di inclusione, eliminati i requisiti familiari. Si allarga dunque questo aiuto destinato a contrastare la povertà e l’esclusione sociale.
Introdotta dal decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 147, emanato in attuazione della legge-delega 15 marzo 2017, il Reddito di Inclusione è formato sia da un beneficio economico erogato mensilmente attraverso la cosiddetta Carta Rei che da un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa.
Fino a ora, i requisiti in possesso per richiederlo erano di varia natura (di residenza, familiari ed economici) ma di recente, sono stati eliminati i requisiti familiari previsti finora per l’accesso al Reddito di Inclusione (REI) ossia:
- presenza di un componente di età minore di anni 18,
- presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore, ovvero di un suo tutore;
- presenza di una donna in stato di gravidanza accertata;
- presenza di almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni,
Questa novità riguarda le domande presentate dal 1° giugno 2018. Precisa l’Inps che solo queste ultime verranno istruite senza attuare la verifica dei requisiti.
Rimane il fatto che per richiedere il reddito di inclusione bisogna essere cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o apolide.
Inoltre, per quanto riguarda i requisiti economici, il nucleo familiare del richiedente per tutta la durata dell’erogazione del reddito di inclusione deve avere ISEEnon superiore a 6.000 euro, ISRE non superiore a 3.000 euro, valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad euro 20.000 e valore del patrimonio mobiliare, non superiore ad una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000.
Potenziare il REI ed estenderlo dal 2019, mozione alla Camera
Alla Camera è stata presentata anche una mozione del Pd sul reddito di inclusione calendarizzata per l’esame il 16 luglio. Le votazioni si svolgeranno invece il 17 e il 18 luglio. Il Partito Democratico sostiene che 5 milioni di poveri in Italia non possono più attendere. Per questo bisogna utilizzare fin dal 1° gennaio 2019 uno strumento già operativo, ossia il Reddito di Inclusione che può essere ulteriormente esteso:
“Lo si può fare ora, immediatamente, mettendo a bilancio dal 1° gennaio 2019 3 miliardi di euro all’anno. Questo permetterebbe di estendere redditi e servizi oggi previsti per 2,5 milioni di persone in difficoltà a tutti coloro che si trovano in una situazione di sofferenza” sono le parole del capogruppo Pd in commissione Affari sociali, Vito De Filippo, all’intervento alla Camera del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo.
Per ulteriori informazioni leggi il nostro approfondimento sul Reddito di inclusione:
Reddito di inclusione: requisiti, a quanto ammonta e come richiederlo
Per scaricare il modello di domanda clicca qui
Tutto ciò in attesa di avere maggiori informazioni sul reddito di cittadinanza…
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Francesca Mancuso