Sette nuovi graffiti attribuiti a Banksy nelle strade di Parigi. Lo street artist più famoso al mondo, la cui identità rimane sconosciuta, continua a stupire. Come sempre l’artista non smentisce e non conferma.
Sette nuovi graffiti attribuiti a Banksy nelle strade di Parigi. Lo street artist più famoso al mondo, la cui identità rimane sconosciuta, continua a stupire. Come sempre l’artista non smentisce e non conferma.
Negli ultimi giorni non sono passati inosservati e c’è chi giura che dietro alla street art ci sia proprio la mano di Banksy. Secondo i critici d’arte l’artista criticare la politica del governo francese sull’immigrazione con dei nuovi murales comparsi nella giornata mondiale del rifugiato.
Banksy è famoso per i suoi graffiti di denuncia, l’ultima volta, nel marzo scorso il nuovo murales di Banksy era una forma di protesta contro la carcerazione dell’artista e giornalista turca Zehra Dogan, condannata per aver dipinto la distruzione di una città turca, con la bandiera del paese che sventola tra le macerie.
Ma Banksy non soltanto un artista, è molto di più. Nelle sue opere dipinge la realtà attraverso metafore, immagini dissacranti che evidenziano tutte le contraddizioni del nostro tempo. Attraverso le bombolette lancia messaggi che condannano il capitalismo, la violenza e l’uso delle armi, contro una società materialista che si avvelena con il cibo spazzatura e distrugge il proprio pianeta.
Non tutti i murales parlano direttamente di migranti: uno ad esempio è una reinterpretazione del famoso quadro “Napoleone che attraversa le Alpi“, dipinto nel 1801 da Jacques-Louis David, eccolo:
Ecco i nuovi murales:
Purtroppo però uno è già stato distrutto…
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Dominella Trunfio