Quercia delle Checche, un patrimonio naturale inestimabile nel cuore della Toscana. Non a caso, lo scorso anno, è stato proclamato il primo monumento verde nella storia d'Italia
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Quercia delle Checche, un patrimonio naturale inestimabile nel cuore della Toscana. Non a caso, lo scorso anno, è stato proclamato il primo monumento verde nella storia d’Italia.
La Quercia si trova nel Comune di Pienza, in provincia di Siena, nel cuore della Val d’Orcia. La roverella che ha almeno 370 anni è alta 22 metri, ha un fusto di 4,5 metri di perimetro e d’estate vanta una splendida chioma che può raggiungere un diametro di 34 metri. Il nido perfetto per numerosi uccelli.
Storia e leggenda
La storia l’ha vista protagonista in diversi momenti, l’ultimo dei quali durante la seconda guerra mondiale quando venne scelta come riparo per le munizioni dei partigiani.
L’albero è anche conosciuto come Quercia delle Streghe, perché secondo un’antica leggenda in passato era il luogo in cui esse si incontravano in occasione dei sabba, un convegno durante il quale venivano compiute pratiche magiche e riti blasfemi.
La sua tutela
Il 15 agosto del 2014 venne gravemente ferita da un vergognoso atto di vandalismo perdendo uno dei più grossi rami, pari a un terzo del volume della gigantesca pianta. Quel giorno, i vandali fecero della Quercia l’oggetto di una sessione di Tree Climbing.
Alcuni volontari della Società Italiana di Arboricoltura intervennero per evitare danni permanenti alla pianta. Da quel momento in poi, è partto un lungo percorso burocratico durato 3 anni, per tutelare la Quercia, fino a quando la Regione ha dato il via libera alla richiesta del Comune di Pienza che aveva formalizzato la richiesta di tutela.
In meno di tre anni, il Ministero del Beni Culturali ha riconosciuto la Quercia delle Checche come un bene immobile da sottoporre a tutela. È stata classificata come albero monumentale perché “di particolare interesse pubblico”. Di fatto, a giugno 2017 ha ottenuto il riconoscimento MiBACT diventando il primo Monumento Verde d’Italia.
“Stiamo progettando di realizzare una pubblicazione interamente dedicata alla quercia delle checche, oltre ad azioni didattiche con le scuole, per diffondere e sensibilizzare popolazioni residenti e giovani sul valore storico, botanico e simbolico che questa pianta straordinaria rappresenta nell’ambito della identità culturale della nostra terra” si legge nel gruppo Facebook SOS Quercia delle Checche, un team di volontari che si prende cura della roverella.
Come arrivare
Per ammirarla, con le dovute accortezze e a debita distanza, bisogna raggiungere la Val d’Orcia, tra Bagno Vignoni e Monticchiello. La Quercia si trova nei pressi della Strada Provinciale N. 53.
Qui la mappa
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Francesca Mancuso