Tutti pazzi per Marco Cecchinato, il tennista che ci insegna a non mollare mai

Oggi tutti parlano di lui, soprattutto nella sua Palermo. Ma fino a qualche giorno fa, il nome di Marco Cecchinato era conosciuto solo agli appassionati di tennis. Il 25enne, però, è andato contro ogni pronostico, battendo il campione Novak Djokovic (e non solo) al Roland Garros.

Oggi tutti parlano di lui, soprattutto nella sua Palermo. Ma fino a qualche giorno fa, il nome di Marco Cecchinato era conosciuto solo agli appassionati di tennis. Il 25enne, però, è andato contro ogni pronostico, battendo il campione Novak Djokovic (e non solo) al Roland Garros.

Davide contro Golia. Fino a dieci giorni fa Marco Cecchinato non aveva mai vinto un match in un torneo del Grande Slam, ora è arrivato alle semifinali al Roland Garros. Una favola tutta italiana per il tennista che ci insegna a non mollare e puntare in alto.

“Mi batteva forte il cuore, ho fatto tanti sacrifici e ora sono in semifinale”.

È stato già ribattezzato come giant killer, ovvero l’uccisore di giganti subito dopo la vittoria sull’ex numero Novak Djokovic che sportivamente l’ha abbracciato prima di lasciare il campo, mentre il pubblico intonato “Seven Nation Army”, la colonna sonora che ha accompagnato l’Italia campione del mondo nel 2006.

Ci piace raccontare questa storia, quella di un ragazzo che con coraggio, forza d’animo, sacrificio, duri allenamenti è riuscito ad arrivare alla semifinale contro ogni pronostico.

“Ci ho creduto fino alla fine e sono stato premiato”

E la sua tenacia l’ha portato a diventare il terzo italiano capace di raggiungere una semifinale dello Slam. Prima di lui c’erano riusciti soltanto Andrea Panatta e Corrado Barazzutti, l’ultima volta 40 anni fa al Roland Garros.

Quanta strada ha fatto Cecchinato?

La sua prima racchetta gliel’aveva regalata lo zio Gabriele quando aveva 6 anni, poi i primi allenamenti col cugino Francesco e ora il sogno parigino.

Bravissimo a questo campione! Monumentale e da brividi!

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Dominella Trunfio

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