Salviamo Noura, la sposa bambina condannata a morte per essersi difesa (PETIZIONE)

Condannata a morte per aver ucciso lo sposo di un matrimonio combinato che l’aveva stuprata a soli 13 anni.

#NouraHussein è salva! La notizia è appena arrivata in Italia, il 27/06/2018. La Corte d’Appello di Omdurman ha parzialmente accolto appello contro la condanna a morte, tramutandola in una pena di 5 anni e il pagamento di 15mila euro ai parenti del marito. “Grazie a tutti coloro che hanno firmato la nostra petizione su Change.org. Abbiamo fatto la differenza. “Un milione e 400 mila grazie!”, dice Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur.

Noura era stata condannata a morte per aver ucciso lo sposo di un matrimonio combinato che l’aveva stuprata a soli 13 anni.

A seguire il nostro articolo.

Sarà giustiziata. È la terribile sentenza emessa ieri da un tribunale del Sudan contro Noura Hussein, la sposa bambina, che oggi ha 19 anni, colpevole di aver ucciso per autodifesa il marito, dopo essere stata violentata. Verrà decapitata, per essersi opposta a un sistema che la voleva al fianco di un uomo violento, scelto dal padre.

La storia di Noura

Noura fu costretta a sposarsi da suo padre, ma lei rifiutò e fuggì di casa, rifugiandosi da sua zia a circa 250 km di distanza. Visse lì per tre anni, voleva finire la scuola, fin quando le comunicarono che i piani del matrimonio combinato erano stati cancellati, e lei era di nuovo benvenuta. Ma si trattava di un inganno.

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Al suo ritorno, la cerimonia nuziale era già in corso e lei fu consegnata allo sposo. Nora si oppose, rifiutandosi di consumare il matrimonio per un certo numero di giorni. Una grande onta, e il marito la stuprò con l’aiuto dei parenti, che la bloccarono durante l’atto. Quando il marito tornò il giorno dopo per ripetere il crimine, lei lo pugnalò per difendersi, uccidendolo. Noura Hussein era riuscita a scappare in cucina e impugnare un coltello, che le salvò la vita. Un referto medico ha successivamente attestato che nel corso della colluttazione col marito, Noura Hussein era stata morsa e graffiata.

Successivamente tornò dalla sua famiglia, che però la consegnò alla polizia. Così, oggi, il tribunale ha applicato una legge del 1991 che non riconosce lo stupro coniugale e ha giudicato la ragazza colpevole di omicidio volontario, senza contemplare la legittima difesa.

Salviamo la sposa bambina

“Noura avrebbe voluto diventare un’insegnante ma alla fine ha dovuto sposare un uomo violento che l’ha stuprata, e ora l’attende una condanna a morte“, ha dichiarato Seif Magango, vicedirettore di Amnesty International per l’Africa orientale, il Corno d’Africa e la regione dei Grandi laghi. “Chiediamo alle autorità del Sudan di annullare la condanna a morte e di garantire a Noura Hussein un nuovo processo, questa volta equo e che tenga conto delle circostanze attenuanti“, ha concluso Magango.

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Per firmare la petizione e salvare la sposa bambina, clicca qui

L’hashtag da seguire e usare è #JusticeforNoura

Leggi anche: Il dramma delle spose bambine senza diritti (FOTO e VIDEO)

Roberta Ragni

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