Può un’isola vivere solo di energia rinnovabile e senza costi? Sulla scia delle Reti di Tesla, l’Isola dei Pescatori del Comune di Stresa (VB) ci sta provando grazie al progetto “Isola delle Reti” che punta a distribuire energia rinnovabile e gratuita su tutto il territorio isolano, con l’obbiettivo ultimo di renderlo totalmente autosufficiente
Può un’isola vivere solo di energia rinnovabile e senza costi? Sulla scia delle Reti di Tesla, l’Isola dei Pescatori del Comune di Stresa (VB) ci sta provando grazie al progetto “Isola delle Reti” che punta a distribuire energia rinnovabile e gratuita su tutto il territorio isolano, con l’obiettivo ultimo di renderlo totalmente autosufficiente.
Le isole, soprattutto quelle minori, in determinate posizioni geografiche e caratterizzate da una morfologia particolare, sono considerate vulnerabili ai cambiamenti climatici, soggette ad eventi naturali potenzialmente catastrofici come inondazioni, erosioni, etc.. D’altro canto, essendo territori per così dire “forzatamente limitati” in quanto circondati dalle acque, possono diventare dei “fari per l’innovazione tecnologica” ovvero offrirsi come luogo di sperimentazione di progetti potenzialmente replicabili altrove. A partire dall’energia.
Così nasce l’Isola delle Reti, che mira a rendere l’Isola dei Pescatori completamente autosufficiente energeticamente attraverso un sistema innovativo di produzione dell’energia, ricavata dal moto ondoso, quindi completamente rinnovabile, e distribuita senza fili. Il progetto è stato presentato il 23 marzo dal team di ReS On Network in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Stresa, che ha reso nota la notizia attraverso un comunicato disponibile sulla sua pagina Facebook.
Ma perché proprio l’Isola dei Pescatori? Secondo gli esperti del team, l’isola sposa a pieno la definizione di Infrastruttura Critica, in quanto, data la sua morfologia, è soggetta alle cosiddette “situazioni di crisi” (disastri naturali, erosioni…), e quindi si configura come ideale alla progettazione di attività legate alla prevenzione di queste situazioni.
L’autosufficienza energetica è proprio una delle misure preventive di cui questi territori hanno bisogno, poiché può minimizzare i problemi dovuti all’isolamento a sua volta causato da un disastro naturale. L’Isola delle Reti vuole proprio sviluppare tale sistema, creando un caso studio/pilota replicabile in futuro ad altre realtà simili.
Non è un sogno e non sarebbe la prima volta. “[…] sta già accadendo in altre grandi e piccole isole, che, oggi, dai Mari del Nord all’Oceano Pacifico, sono diventate un cantiere di innovazione energetica – scrive a questo proposito Marco Santarelli di ReS On Network – dimostrando come sia possibile puntare sulle rinnovabili per rispondere a tutti i fabbisogni energetici”.
Anche l’ottenimento di energia dal moto ondoso, parte del progetto, è una tecnologia nota ed è stato oggetto di precedenti sperimentazioni. Di certo ancora non è tutto perfetto, ma non si parte dal nulla e il progetto ha tutte le carte in regola per arrivare al successo.
L’autosufficienza energetica che punta alle rinnovabili è possibile. E i risultati potrebbero arrivare prima di quanto pensiamo.
Roberta De Carolis