Arriva Pasqua e consumeremo molto cioccolato. Molti però non conoscono l’impatto ambientale di questo ingrediente tanto amato. Un recente studio ha voluto valutarlo e purtroppo i risultati non sono molto incoraggianti.
Arriva Pasqua e consumeremo molto cioccolato. Molti però non conoscono l’impatto ambientale di questo ingrediente tanto amato. Un recente studio ha voluto valutarlo e purtroppo i risultati non sono molto incoraggianti.
La cioccolata è tra gli alimenti più amati da grandi e bambini e sempre presente nelle giornate di festa. Il più delle volte però non ci pensiamo: il cioccolato non ha solo un impatto economico ma anche ambientale, la sua produzione infatti non è sempre “pulita” (intendiamo a livello di sfruttamento dei lavoratori, in alcuni casi addirittura minori) né ecologica.
Un recente studio, condotto da ricercatori dell’Università di Manchester, ha esaminato l’impronta di carbonio e in generale l’impatto ambientale del cioccolato arrivando a risultati non certo positivi. Lo ha fatto valutando i processi di produzione ma anche l’imballaggio e i rifiuti che si producono per realizzare il cioccolato consumato nel Regno Unito.
Ci si è concentrati in particolare su tre prodotti che costituiscono il 90% del mercato locale: cioccolatini modellati, barrette di cioccolato e cioccolatini in busta, ovvero tutti prodotti trasformati e non la classica tavoletta.
Nel Regno Unito le persone consumano in media 8 kg di cioccolato l’anno ma a quale prezzo? Secondo lo studio, un chilogrammo di cioccolato richiede circa 10 mila litri di acqua per la produzione ed è responsabile di emissioni di CO2 comprese tra i 2.9 e i 4.2 kg. Lo studio stima che l’industria del cioccolato nel Regno Unito produca circa 2,1 milioni di tonnellate di gas serra (GHG) all’anno. Questo è equivalente alle emissioni annuali di tutta la popolazione di una città grande come Belfast.
Il prof. Adisa Azapagic, responsabile dei sistemi industriali sostenibili dell’Università di Manchester e autore dello studio, ha dichiarato:
“Il cacao viene coltivato intorno all’equatore in condizioni climatiche umide, principalmente nell’Africa occidentale e nell’America centrale e meridionale, quindi deve percorrere una certa distanza prima di trasformarlo nei prodotti di cioccolato che produciamo e consumiamo nel Regno Unito”.
Quindi non è solo un fattore di produzione ma anche di spostamento, trasportarlo lontano dai luoghi d’origine consuma molte risorse così come anche l’imballaggio e, in alcuni casi, la refrigerazione.
Ma non è solo il cacao: anche per il latte in polvere, necessario per realizzare i cioccolatini, c’è bisogno di tanta energia, l’industria del latte produce infatti enormi emissioni di gas serra.
In sostanza dunque i ricercatori sottolineano come il cioccolato abbia un grande impatto sul nostro pianeta, non si chiede ovviamente di smettere di consumarlo ma quanto meno di essere consapevoli della situazione e fare scelte più informate.
Magari lo studio potrà anche essere un punto di partenza e aiutare i produttori (almeno quelli più volenterosi e attenti all’ambiente) a migliorare le catene di approvvigionamento e rendere così il cioccolato quanto più sostenibile possibile.
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Francesca Biagioli