L’isola di plastica cresce a dismisura: è 3 volte la Francia

L'isola di plastica contiene 16 volte più rifiuti di quanto stimato fino ad ora. L'inquinamento della Great Pacific Garbage Patch sta velocemente peggiorando

L’isola di plastica contiene 16 volte più rifiuti di quanto stimato fino ad ora. L’inquinamento della Great Pacific Garbage Patch sta velocemente peggiorando e l’area copre una superficie tre volte la Francia.

Sono queste le conclusioni di uno lavoro di mappatura durato tre anni e condotto da un team internazionale di scienziati affiliati al The Ocean Cleanup Foundation, la società fondata dal giovane Boyan Slat, che aveva ideato un sistema innovativo per contenere i rifiuti. Al nuovo studio hanno partecipato anche sei università.

Il Great Pacific Garbage Patch (GPGP), situato a metà strada tra le Hawaii e la California, è la più grande zona di accumulo per la plastica oceanica sulla Terra. Fino a ora, i ricercatori hanno usato reti singole a maglie fini, tipicamente di dimensioni inferiori a un metro, nel tentativo di quantificare il problema. Tuttavia, questo metodo produce un’elevata incertezza a causa della piccola superficie coperta. Inoltre, non è in grado di dare l’esatta misura del problema visto che tutte le reti di campionamento, piccole e grandi, non riescono a prendere oggetti più grandi.

Per questo, il team ha cercato di fare uno studio più approfondito, sia attraversando l’enorme massa di detriti con 30 navi contemporaneamente, sia dall’alto con alcuni speciali aerei. Sebbene la maggior parte delle navi fosse equipaggiata con reti di campionamento superficiali standard, la nave madre della flotta RV Ocean Starr ha trascinato due dispositivi di sei metri di larghezza, consentendo al team di campionare oggetti di dimensioni medio-grandi.

Per aumentare la superficie esaminata e quantificare i più grandi pezzi di plastica, un velivolo C-130 Hercules è stato dotato di sensori avanzati per raccogliere immagini multispettrali e scansioni 3D della spazzatura oceanica. La flotta ha raccolto un totale di 1,2 milioni di campioni di plastica, mentre i sensori aerei hanno scansionato oltre 300 km2 di superficie oceanica.

isola plastica

Foto

I risultati rivelano che l’isola di plastica contiene più di 10 kg di plastica per km2, misura 1,6 milioni di chilometri quadrati, tre volte la dimensione della Francia continentale. Solo in questa zona ci sono 1,8 trilioni di pezzi di plastica, del peso di 80.000 tonnellate, l’equivalente di 500 Jumbo Jets. Queste cifre sono da 4 a 16 volte superiori rispetto alle stime precedenti. Il 92% della spazzatura è rappresentato da oggetti grandi mentre solo l’8% è formato da microplastiche, inferiori a 5 mm.

“Siamo rimasti sorpresi dalla quantità di grandi oggetti di plastica che abbiamo incontrato”, ha detto la dottoressa Julia Reisser, capo delle spedizioni. “Pensavamo che la maggior parte dei detriti fosse costituita da piccoli frammenti, ma questa nuova analisi getta nuova luce su la portata dei detriti. “

Confrontando la quantità di microplastiche con le misurazioni storiche del GPGP, il team ha scoperto che i livelli di inquinamento plastico all’interno del GPGP sono cresciuti in modo esponenziale dall’inizio delle misurazioni negli anni ’70.

Laurent Lebreton, autore principale dello studio, spiega:

“Sebbene non sia ancora possibile trarre conclusioni definitive sulla persistenza dell’inquinamento plastico nel GPGP, questo tasso di accumulo plastico all’interno del GPGP, maggiore rispetto alle acque circostanti, indica che l’afflusso di plastica nell’isola continua a superare il deflusso”.

Occorre dunque agire in fretta, non solo per cercare di rimuovere la maggiore quantità di plastica possibile ma soprattutto evitando di produrne altra a livello globale.

La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Scientific Reports.

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Francesca Mancuso

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