Global Teacher Prize 2018: il nobel dell’insegnamento alla docente che ha imparato 35 lingue per parlare ai suoi studenti

E' stato assegnato ieri a Dubai il prestigioso Global Teacher Prize, quello che viene comunemente definito il Nobel dell’insegnamento che quest'anno è andato ad Andria Zafirakou, una docente d’arte inglese, che lavora in una scuola a Brent, un sobborgo a nord-ovest di Londra. Tra i finalisti, ricordiamo, anche la "nostra" Lorella Carimali.

È stato assegnato ieri a Dubai il prestigioso Global Teacher Prize, quello che viene comunemente definito il Nobel dell’insegnamento che quest’anno è andato ad Andria Zafirakou, una docente d’arte inglese, che lavora in una scuola a Brent, un sobborgo a nord-ovest di Londra. Tra i finalisti, ricordiamo, anche la “nostra” Lorella Carimali.

Andria Zafirakou è stata scelta tra oltre 30 mila candidature e insegnanti provenienti da ogni angolo del mondo. Quello che la docente inglese ha portato sul palco del Teacher Prize 2018 è stata la convinzione che la diversità non sia un ostacolo né tanto meno la povertà.

Lei insegna in una scuola frequentata da studenti che parlano oltre 130 lingue differenti e l’inglese non è la loro lingua madre. Così, ha deciso di imparare la base di 35 lingue, in modo da entrare in contatto con ogni singolo ragazzo, cercando di rispettarne l’identità. Del resto Andria Zafirakou ha nel nome la sua missione. Lei è infatti figlia di una famiglia greca e, pur cresciuta a Londra, ha vissuto sulla sua pelle questa diversità.

Alla Alperton Community School, la maggior parte dei ragazzi proviene da contesti sociali estremamente poveri e, molti di loro, sono attratti dalle violente baby gang locali. Cosa può fare allora un’insegnante? Molto, con poco:

Quello che serve è far capire che non importa la situazione di partenza da cui si proviene. Una volta dentro la scuola, le opportunità sono per tutti”.

A Dubai non manca una rappresentante italiana. Come ricorderete, tra i finalisti di questo prestigiosissimo premio c’era Lorella Carimali, insegnante di matematica al liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano, che è stata selezionata fra i migliori 50 prof del mondo. Il suo metodo di insegnare una materia, considerata ostica dai più, anche attraverso il teatro e la musica rap, ha conquistato l’attenzione internazionale. La sua convinzione che la matematica non può esaurirsi in un insieme di procedure da applicare, l’ha portata a sperimentare e a far appassionare a questa disciplina tutti i suoi studenti:

Bisogna conoscere il contesto storico in cui un problema matematico è stato risolto e perché siano state trovate quelle soluzioni e non altre. Ma soprattutto i ragazzi devono essere messi di fronte a problemi concreti della vita di tutti i giorni. La matematica è un modo di pensare, di trovare soluzioni efficienti seguendo un percorso logico. Per questo non bisogna avere paura de numeri. E gli errori sono solo occasioni straordinarie per migliorare”.

LEGGI anche: Lorella Carimali, chi è l’unica italiana finalista al Nobel dell’insegnamento

Federico Zatti

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