Stephen Hawking: storia, curiosità e frasi dell’uomo che sognava le stelle

Chi era Stephen Hawking? E cosa sappiamo oggi di lui?

Amava le stelle e lo spazio e spronava ad andare oltre il visibile. Malato di Sla sin da giovanissimo, Stephen Hawking ci lascia all’età di 76 anni e imprigiona ognuno di noi al mondo meraviglioso della scienza e della conoscenza, di visioni di un cosmo inesplorato e di una intelligenza fuori dal comune.Scienziato e astrofisico, geniale come pochi, tanto che il suo era un quoziente d’intelligenza era pari a quelli di Albert Einstein (tra l’altro nato proprio il 14 marzo) e Isaac Newton. Ma chi era Stephen Hawking? E cosa sappiamo oggi di lui?

Fisico dalla mente visionaria, scienziato e precursore della cosmologia moderna, Hawking nella sua vita ha unito un intelletto smisurato e un malizioso senso dell’umorismo che lo ha reso un’icona del mondo accademico e della cultura popolare. Oltre al suo grandissimo contributo scientifico, a ricordarlo c’è oggi anche un asteroide che porta il suo nome, 7672 Hawking.

Ironia della sorte, Stephen Hawking era nato l’8 gennaio 1942, stesso giorno in cui trecento anni prima era morto Galileo Galilei (8 gennaio 1642), mentre oggi, la data della sua scomparsa, 14 marzo 2018 si sovrappone al giorno della nascita di Einstein, il 14 marzo 1879. Non solo, oggi, 14 marzo si festeggia anche la Giornata dedicata al Pi greco.

Stephen Hawking biografia

Stephen William Hawking nacque a Oxford nel 1942. Dopo il liceo, si diplomò nel 1962 all’University of Oxford come matematico e fisico.

Nel ‘63, pattinando sul ghiaccio, il giovane Stephen scivolò ed ebbe difficoltà a rialzarsi. Gli fu immediatamente diagnosticata una malattia neuromuscolare degenerativa, la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). I dottori presumevano che la malattia lo avrebbe portato alla morte in un paio di anni, invece è storia che conosciamo. Naturalmente, la vita di Stephen non fu più la stessa da allora, ma i suoi limiti fisici non hanno mai interrotto la sua attività intellettuale.

Già nell’ottobre 1962 cominciò gli studi di dottorato presso la Trinity Hall di Cambridge. Chiese di lavorare con Fred Hoyle, ma il famoso astronomo aveva troppi pretendenti e la richiesta fu negata; molti anni dopo, Hawking stesso avrebbe visto il lato positivo: se fosse stato accettato, probabilmente sarebbe stato costretto a difendere la teoria dello stato stazionario di Hoyle, screditata dopo la scoperta della radiazione cosmica di fondo nel 1965.

Mentre studiava per il dottorato, sposò Jane Wayline (1965), dalla quale ebbe tre figli. Dopo quasi 25 anni, nel 1990 la coppia si separò e lo scienziato andò a vivere con Elaine Mason, una delle infermiere che si occupava di lui e con cui cinque anni dopo si sposò; questa seconda relazione è durata fino al 2007.

Dopo aver conseguito un dottorato in fisica teorica (1966), la sua passione per lo studio dell’origine dell’universo lo portò a concentrarsi sul campo della relatività generale, in particolare sulla fisica dei buchi neri, descritta per la prima volta da Robert Oppenheimer nel ’39. Nel 1974 Stephen fu nominato membro della Royal Society e, tre anni dopo, professore di fisica gravitazionale a Cambridge, dove fu insignito della cattedra di matematica Lucasiana (1980), che era stata guidata già da figure come Isaac Newton e, più recentemente, Paul Dirac.

Tra successi e riconoscimenti intellettuali, però, la sua malattia avanza fino ad immobilizzarlo. Una tracheotomia nel 1985, poi, lo costringerà a comunicare solo attraverso un sintetizzatore collegato alla sua sedia, ma anche questo non lo demoralizza: scrisse altri sette libri e continuò a pubblicare articoli e a tenere conferenze.

Nonostante le sue disabilità fisiche e i progressivi limiti imposti dalla malattia degenerativa, Stephen Hawking è probabilmente il fisico più famoso dai tempi di Einstein. Gran lottatore, durante tutta la sua vita è riuscito a superare l’immensità degli impedimenti posti dalla malattia diventando senza dubbio un esempio di resistenza contro la disgrazia del destino.

Stephen Hawking, 10+1 cose che non sai

  • Studio, nessuna grande passione: a 9 anni Stephen aveva voti pessimi. Ma pare che la sua grande passione per lo smontaggio di oggetti come gli orologi gli fosse valsa il soprannome da parte insegnanti e compagni “Einstein”
  • Il padre Frank voleva che il figlio facesse medicina, lui invece optava per la matematica. Ma non esistendone la facoltà all’Università di Oxford “ripiegò” sulla fisica
  • Prima che gli fosse diagnostica la malattia, Stephen fece parte della squadra di canottaggio nel ruolo di timoniere
  • Sla o no? Lui stesso ebbe dubbi che la sua fosse una forma di SLA o se invece si trattasse di atrofia muscolare progressiva. Nel caso di Sla, la vita media di una persona è decisamente più breve
  • Mai un Nobel. Premi e onorificenze a iosa, oltre a essere membro della Royal Society, della Royal Society of Arts e della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2009, invece, Barack Obama gli ha consegnato la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza degli States. Niente premio Nobel
  • Tra le numerose pubblicazioni accademiche, Hawking ha scritto anche libri per bambini con la figlia Lucy (una trilogia: George’s Secret Key to the Universe, George’s Cosmic Treasure Hunt, George and the Big Bang)
  • Attenzione agli alieni: in una serie di documentari del 2010 su Discovery Channel, Hawking afferma che gli alieni esistono e che un contatto con loro potrebbe essere per noi catastrofico
  • Nel 1975 Stephen Hawking ritenne che i buchi neri fossero oggetti in grado di “divorare” tutto. Un “abbaglio” secondo il fisico John Preskill che contraddiceva di fatto la meccanica quantistica. Tra Hawking e Preskill ci fu una scommessa con in palio un’enciclopedia sul baseball, che Hawking consegnò al collega nel 2004
  • Nel 1994, nella canzone Keep Talking dei Pink Floyd (l’album era The Division Bell) compare la voce metallica di Stephen Hawking che parla con il suo sintetizzatore: “Per milioni di anni gli uomini vissero come animali. Poi qualcosa accadde che scatenò il potere della nostra immaginazione. Imparammo a parlare”
  • Zero G: a 65 anni, Stephen Hawking finalmente sperimenta per alcuni secondi l’assenza di peso in volo parabolico grazie alla compagnia Zero Gravity Corporation

zero g stephen hawking

Fonte

  • A lui è stato dedicato anche un bellissimo film: “La teoria del tutto” (The Theory of Everything), diretto da James Marsh e interpretato da Eddie Redmayne, nei panni del giovane Stephen Hawking, che si è aggiudicato il Premio Oscar al miglior attore. Il film è l’adattamento cinematografico della biografia Verso l’infinito (Travelling to Infinity: My Life With Stephen), scritta da Jane Wilde Hawking, ex-moglie del fisico

Stephen Hawking, 15 citazioni

Guardate le stelle invece dei vostri piedi, siate curiosi. Per quanto difficile possa sembrare la vita, si può sempre fare qualcosa

Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza

La vita sarebbe tragica se non fosse divertente

Credo che la vita sulla Terra sia a rischio crescente di essere spazzati via da una catastrofe, il riscaldamento globale, una guerra nucleare, un virus geneticamente modificato o di altri pericoli

Si può uscire da un buco nero, anche verso un altro universo. Se vi sentite dentro un buco nero, non arrendetevi. Una via d’uscita c’è

Considero il cervello come un computer, che smetterà di funzionare quando i suoi componenti si guastano. Non c’è paradiso né aldilà per i computer rotti. È una fiaba per persone che hanno paura del buio

Dio può esistere, ma la scienza può spiegare l’Universo senza la necessità di un creatore

Ho notato che anche le persone che sostengono che tutto sia già stato scritto e che non possiamo fare nulla per cambiare le cose guardano prima di attraversare la strada

Se gli alieni un giorno venissero a farci visita, penso che il risultato sarebbe simile a quello che è successo quando Cristoforo Colombo è sbarcato in America, un risultato non molto positivo per gli indiani

Le persone che si vantano del loro quoziente intellettivo sono dei perdenti

Le persone non avranno tempo per te, se sei sempre arrabbiato o ti lamenti di continuo

Una delle regole fondamentali dell’Universo è che nulla è perfetto: la perfezione semplicemente non esiste … senza imperfezione, né tu né io esisteremmo

Limitare la nostra attenzione alle questioni terrestri significherebbe limitare lo spirito umano

Niente è meglio che leggere e acquisire sempre più conoscenze

L’universo non si comporta secondo le nostre idee pre-concepite, ma continua a sorprenderci

Germana Carillo

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