Bicifestazione: andiamo a manifestare a Roma ai Fori Imperiali il 28 aprile 2018: per chiedere più sicurezza sulle strade!
Trasformiamo l’Italia in un paese ciclabile! Il 28 aprile tutti a Roma per la nuova Bicifestazione
Sicurezza e accessibilità delle strade: per i ciclisti in Italia è davvero dura vita, ma anche per i semplici pedoni grandi e piccini che ogni giorno tentano di usufruire di uno spazio pubblico. E se ogni italiano passa 9 anni della propria vita sulle strade cercando di muoversi, questi sono 9 anni in cui combatte letteralmente con la morte. Da qui che nasce l’esigenza di una maggiore sicurezza, e anche di una maggiore bellezza, delle nostre strade. Cambiamo la strada!
È questo il motto che ispirerà la nuova Bicifestazione sui temi della sicurezza e accessibilità delle strade, soprattutto per chi non utilizza l’automobile, in programma a Roma il 28 aprile 2018.
Dopo l’esperienza di #salvaiciclisti e l’evento “Veni, vidi, bici” che nel 2012 unì decine di migliaia di bici in via dei Fori Imperiali, un’altra grande manifestazione vuole a tutti i costi rimarcare la necessità di un migliore spazio condiviso sulle strade, di un maggiore rispetto, di diritti e di sicurezza.
Ecco i 10 punti su cui ci si batterà il 28 aprile:
- Più trasporto pubblico. Si chiede che nella legge di bilancio dello stato il fondo nazionale per il Tpl arrivi in tre anni a 5,5 miliardi di euro. Nei bilanci di comuni e regioni Regioni devono esserci contributi al fondo nazionale pari a 10 euro ad abitante per le Regioni e 50 centesimi ad abitante.
- Più tram e metropolitane. Un piano nazionale decennale di investimenti finanziato dal governo per raddoppiare il chilometraggio delle reti di tram, metro o ferrovie metropolitane e migliorarne l’integrazione, con l’obbligo per le regioni e i comuni beneficiari di cofinanziare fino al 30% degli investimenti.
- Intermodalità. Parcheggi bici e velostazioni alle fermate del Tpl e alle stazioni ferroviarie e vogliamo le bici sui mezzi pubblici come obbligo contrattuale nel contratto di servizio di RFI e per le aziende di esercizio dei servizi di trasporto.
- Piani della mobilità. I comuni facciano i piani urbani della mobilità e subordino le scelte urbanistiche alla disponibilità del trasporto pubblico e alla riduzione della dispersione insediativa, e che il Mit, le regioni e i comuni facciano i piani per la ciclabilità previsti dalla legge 2/2018. Ci chiedono “bike manager” nei comuni, nelle città metropolitane, nelle regioni.
- Città ciclabili. Lo stato, le regioni e i comuni finanzino stabilmente con 10 cent all’anno ad abitante la realizzazione di piste e corsie ciclabili, marciapiedi, zone 30, attraversamenti rialzati e illuminati, riduzione delle carreggiate stradali per favorire la circolazione in sicurezza di ciclisti, pedoni e disabili.
- Mobilità attiva e sostenibile a scuola. Percorsi sicuri per andare a scuola a piedi o in bici, incentivazione dei bicibus e pedibus (garantendo a entrambi gli opportuni finanziamenti che non li facciano dipendere dalla buona volontà dei singoli o dalla disponibilità di questo o quel bando), allontanamento del traffico dalle scuole, educazione alla mobilità attiva per gli studenti, introduzione della figura del mobility manager scolastico.
- Mobilità attiva e sostenibile nei luoghi di lavoro. Finanziamento del buono mobilità per premiare i lavoratori che fanno scelte sostenibili negli spostamenti e per attrezzare nelle aziende spazi protetti per le biciclette.
- Sosta in strada a pagamento. Ridurre lo spazio dedicato alla sosta nelle città per ridurre il traffico, recuperare spazio per disabili, pedoni, biciclette, trasporto pubblico, per la vita. Utilizzare i proventi per la mobilità sostenibile e abbattere le barriere architettoniche.
- 30km all’ora in città. Una velocità massima di 30km/h necessaria a diminuire i morti sulle strade e modificare il Codice della Strada per permettere la realizzazione di tutti i presidi di sicurezza delle zone residenziali già in uso in tutta Europa.
- Rispetto delle regole di circolazione. Maggiori controlli e campagne per diminuire i comportamenti più pericolosi, tra cui l’eccesso di velocità, il sorpasso azzardato, la sosta su pedonali e ciclabili, l’uso degli smartphone.
L’Italia non può più aspettare questo cambiamento, per questo andiamo a manifestare a Roma ai Fori Imperiali il 28 aprile 2018: in bici per urlare la nostra voglia di libertà!
Ad oggi hanno già aderito oltre 40 sigle e più di 600 persone, aderisci anche tu come privato o come associazione su
www.bicifestazione.it
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Germana Carillo