No alla pelle, alla seta e alla lana, si alla creazione di pezzi unici realizzati con tessuti di recupero di aziende tessili, a dimostrazione che si può essere piccoli imprenditori consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente.
No alla pelle, alla seta e alla lana, si alla creazione di pezzi unici realizzati con tessuti di recupero di aziende tessili, a dimostrazione che si può essere piccoli imprenditori consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente.
Creatività e arte, ma anche riciclo e riuso che trasformano una passione in un marchio. Alice in the lab è il progetto di Alice Dal Bo, una grafica trevisana che da anni abbraccia la filosofia vegan e la applica a tutti i settori della sua vita: dalla scelta alimentare a quella della produzione.
“Le mie creazioni, che nascono con l’intento di mandare messaggi antispecisti e di rispetto verso il pianeta e sensibilizzare all’autoproduzione, sono realizzate con tessuti di recupero delle aziende tessili della mia zona. Le confeziono personalmente e successivamente le stampo con la tecnica della serigrafia a freddo, con colori ad acqua”, spiega Alice a greenMe.it.
Il laboratorio nasce nel 2014 proprio in una delle stanze di casa sua, dove Alice dà sfogo alla sua creatività cruelty free. Ci sono capi di ogni tipo, dalle gonne ai minidress e ancora borsette e perfino collari per gli amici a quattro zampe. I tessuti? Felpa, jersey, jeans, pile e qualche pelliccia sintetica.
Altri esempi di moda etica:
- Moda etica: ecco Vegea, scarpe, borse e vestiti realizzati dagli scarti dell’uva
- Moda etica: jeans artigianali made in Italy, eco-sostenibili
- Cangiari: la moda etica e cruelty free che si tesse con telai antichi e fili di legalità
Ecco alcune delle sue creazioni:
Un post condiviso da ALICE in the LAB (@alice_roditrice) in data:
Un post condiviso da ALICE in the LAB (@alice_roditrice) in data:
Un post condiviso da ALICE in the LAB (@alice_roditrice) in data:
Per vedere tutte le sue creazioni clicca qui
Dominella Trunfio