Le scuole piemontesi dicono no ai biglietti omaggio del circo con gli animali

Bambini al circo con animali. La scuola di Burolo, in provincia di Torino, dice no. Il circo aveva offerto i biglietti omaggio agli alunni dell'istituto comprensivo di Azeglio e dei Circoli didattici 1 e 2 di Ivrea ma sono stati rimandati al mittente

Bambini al circo con animali. La scuola di Burolo, in provincia di Torino, dice no. Il circo aveva offerto i biglietti omaggio agli alunni dell’istituto comprensivo di Azeglio e dei Circoli didattici 1 e 2 di Ivrea ma sono stati rimandati al mittente.

Il circo Donna Orfei è arrivato l’1 marzo nel comune del Canavese. Ed è scoppiato il caso. I biglietti gratuiti, il cui costo pieno era di 13 euro, sono stati rifiutati dalla direzione scolastica e non sono neanche arrivati agli alunni.

“Eppure noi gli animali li amiamo da sempre, li trattiamo bene, per i ragazzi sarebbe stata un’esperienza didattica. Avrebbero visto il dietro le quinte di uno spettacolo circense” è stato il commento di Alex Medini, responsabile del circo.

Al di la del fatto che gli animali vengano o meno trattati bene, rimane il fatto che la loro presenza serve solo a fare spettacolo per il puro tornaconto economico di chi gestisce il circo.

La motivazione della scuola però non è legata all’etica e al riconoscimento del fatto che i circhi con gli animali non siano uno spettacolo educativo.

Le scuole hanno respinto l’omaggio per un motivo strettamente econonico. Si trattava, secondo le scuole piemontesi, di una mera trovata commerciale. Spiegano dalla direzione che i ragazzini avrebbero dovuto essere accompagnati da un adulto. Quindi per ogni bambino omaggio ci sarebbe stato un adulto pagante.

“Si trattava di una comunicazione pubblicitaria, contraria alla nostra politica. Non c’era neppure il patrocinio del Comune, era ovvio che dicessimo di no” ha spiegato Anna Piovano, a capo del Circolo didattico 1 e 2 di Ivrea.

Non sono mancate le lamentele da parte del circo: “Siamo stufi, ogni volta che ci presentiamo in un Comune c’è sempre da portare avanti una battaglia. E qui in Piemonte poi è diventato impossibile ragionare con gli amministratori. A Moncalieri non ci siamo nemmeno presentati, siamo in causa. Eppure la legge è dalla nostra parte”.

Vero, almeno fino a quando la legge, già approvata, verrà tradotta in decreto, cosa che spetterà al nuovo governo.

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Nonostante ciò, i circhi con gli animali vengono sempre meno apprezzati e hanno vita difficile.

E ciò non dipende dalla legge ma dalla consapevolezza ormai diffusa che questo genere di esibizioni siano tutt’altro che piacevoli.

Francesca Mancuso

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