La curcuma è una spezia dalle mille proprietà, ma potrebbe interagire con alcuni tipi di medicinali per questo è sconsigliato assumerla se si stanno già prendendo queste tipologie di farmaci
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La curcuma oltre ad essere una spezia utile in cucina è anche un potente rimedio naturale che si può utilizzare per il trattamento di diversi disturbi. C’è però da considerare la pericolosa interazione con alcuni farmaci. Ecco con quali medicinali è sconsigliato assumere curcuma.
La maggior parte dei benefici per la salute della curcuma si devono al suo principio attivo più importante, la curcumina. Studi scientifici hanno infatti dimostrato come questa sostanza abbia effetti anti-infiammatori, anti-ossidanti, anti-cancerogeni e anti-trombotici.
È grazie a tutte queste proprietà benefiche che in alcuni casi la curcuma viene consigliata anche in alternativa ai tradizionali farmaci o in combinazione con essi nel trattamento di alcuni problemi di salute. L’idea è certamente quella di evitare possibili complicazioni ed effetti collaterali che si possono verificare quando si assumono alte dosi di farmaci.
Sebbene tutto questo sia vero, non bisogna mai sottovalutare l’effetto della curcuma stessa sia se assunta da sola sotto forma di integratore ad alte dosi sia se combinata con alcuni farmaci di cui potrebbe limitare o al contrario esaltare l’effetto.
Vediamo allora quali sono le categorie di farmaci con cui la curcuma interagisce:
Antitrombotici
La curcuma ha proprietà anti-trombotica, ciò significa che è in grado di ridurre i coaguli di sangue. Questa caratteristica la rende però pericolosa nel caso già si faccia uso di farmaci utili a fluidificare il sangue. Assumere questa spezia in concomitanza con gli anticoagulanti può infatti rafforzarne gli effetti aumentando il rischio di sanguinamenti interni. I farmaci che fluidificano il sangue includono ad esempio l’Eparina, il Warfarin (Coumadin), il Clopidogrel (Plavix) e la Cardioaspirina.
Antiacidi
La curcuma normalizza naturalmente l’acido dello stomaco ma se assunta in contemporanea a farmaci che hanno lo stesso scopo come la Cimetidina (Tagamet), la Famotidina (Pepcid), la Ranitidina (Zantac) e l’Omeprazolo, può causare alcune reazioni. Presa in combinazione con essi aumenterà la produzione di acido gastrico nel corpo e ciò può causare nausea, gonfiore e mal di stomaco oltre che danni all’esofago.
Farmaci per il diabete
La curcuma abbassa naturalmente i livelli di zucchero nel sangue ma se assunta in associazione a farmaci per il diabete, l’effetto potrebbe far scendere ulteriormente la glicemia, causando ipoglicemia. Questo può portare a una varietà di effetti collaterali tra cui tremori, ansia, visione offuscata, delirio e una funzione cognitiva generale ridotta.
Anti-istaminici
Le persone che assumono antistaminici potrebbero riscontrare problemi con il consumo in contemporanea di curcuma. L’interazione tra i principi attivi può infatti causare reazioni allergiche generando episodi di orticaria o eruzioni cutanee ma anche mancanza di respiro.
In conclusione possiamo dire che se è vero da una parte che la curcuma è un prodotto naturale, non è altrettanto vero che sia sempre possibile utilizzarla con leggerezza. Questa spezia presenta infatti dei possibili effetti collaterali da considerare così come può scatenare delle interazioni con i farmaci.
Il fai da te è più che mai sconsigliato soprattutto in caso di patologie pregresse. Chiedete sempre consiglio al vostro medico in modo da scongiurare qualsiasi tipo di rischio.
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