L’alternativa neo-contadina: come uscire dalla crisi con la decrescita

Combattere la crisi e affrontare la disoccupazione anche tornando con le mani nella terra. Non è un'utopia. Lo racconta lo scrittore romano Sergio Cabras col suo nuovo libro "L'alternativa neo-contadina", in cui spiega come questa attività sia un vero e proprio antidoto alla crisi del sistema

Combattere la crisi e affrontare la disoccupazione anche tornando con le mani nella terra. Non è un’utopia. Lo racconta lo scrittore romano Sergio Cabras col suo nuovo libro “L’alternativa neo-contadina”, in cui spiega come questa attività sia un vero e proprio antidoto alla crisi del sistema.

Si tratta non solo di un’attività diversa rispetto a quella lavorativa ma di un cambiamento nella dimensione complessiva della vita, in cui il lavoro viene concepito in maniera diversa.

La terra offre infatti una risposta dal basso alla crisi del sistema attraverso un’economia di decrescita. Di conseguenza si può essere contadini, o meglio neo-contadini, anche facendo il part-time. Bastano un piccolo orto e alcuni alberi da frutta.

“L’importante è raggiungere un certo livello di autoproduzione che ci consenta da un lato di non dipendere completamente dal sistema dominante (quello capitalista-consumista), e dall’altro di rispettare in pieno l’ambiente e la natura. La proposta che questo libro vuole lanciare è quella di costruire un’alternativa integrale a partire non solo dalla terra ma, più in generale, dalla natura. Tutto questo implica però un cambiamento profondo nella visione del mondo” spiega l’autore.

Non solo un cambiamento di prospettiva, passando a un’economia di decrescita. Il libro va a fondo ed esplora le ragioni grazie alle quali la via neo-contadina può rappresentare un‘evoluzione umana che può tracciare un nuovo cammino per uscire fuori dalla crisi in cui oggi ci troviamo.

lalternativa neo contadina

“La maggior parte delle persone pensa che di fronte alla crisi di oggi ci si debba rassegnare all’alternativa tra disoccupazione e occupazione precaria. Il vero problema è invece la dipendenza totale dallo stipendio e dal denaro: la scelta di tornare alla campagna attenua proprio questa dipendenza. Nasce con questi propositi il mio secondo libro che spiega come sia possibile essere contadini anche soltanto part-time, senza però tralasciare la coscienza civile ed ecologica. Il neo-contadino, rispetto a quello che succedeva fino a qualche decennio fa, è infatti figlio di un tempo in cui si può scegliere di essere contadini” continua Sergio Cabras.

LEGGI anche:

L’alternativa neo-contadina” non è solo un libro ma la scelta di vita dello stesso autore, che oggi vi si dedica.

Francesca Mancuso

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook