Anche se in biblioteca vige la regola del silenzio assoluto, niente impedisce di avere al suo interno un po’ di senso dell’umorismo. Ecco alcuni esempi divertenti di ciò che può succedere quando si dà spazio alla fantasia.
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Anche se in biblioteca vige la regola del silenzio assoluto, niente impedisce di avere al suo interno un po’ di senso dell’umorismo. Ecco alcuni esempi divertenti di ciò che può succedere quando si dà spazio alla fantasia.
Se sei tra gli scaffali dei gialli, allora non ti è dato sapere neanche il titolo perché tutto deve rimanere avvolto nel mistero, se entrando trovi un panda al bancone, non hai le allucinazioni, è solo un simpatico bibliotecario che ha deciso di mettere un cappello un po’ strano.
Quante volte non vi siete ricordati il titolo del libro, ma il vago pensiero era che la copertina fosse rossa?
Dal prendersi gioco delle richieste impossibili dei visitatori fino a soluzioni creative che mettono di buonumore, ecco alcuni esempi di ciò che può succedere in una biblioteca:
Un panda dietro il bancone: è il bibliotecario con un simpatico cappello
Quante volte vi è capitato? “Non ricordo il titolo, ma la copertina era rossa!”
Invito alla lettura: i dinosauri non leggevano e… si sono estinti!
Ci scusaimo con i clienti, lo schermo che vi fa procrastinare sarà presto di nuovo disponibile
Perfavore non fate entrare il gatto. Il suo nome è Max, è carino, ma il proprietario non vuole che stia in biblioteca, noi non vogliamo che entri nella biblioteca… Ma Max vuole stare in biblioteca!
Il ritorno di Batman
Scaffale Mistero
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Dominella Trunfio