Le Bambine Ribelli donano 100mila dollari per l’educazione delle giovani più disagiate

Timbuktu, la media company dietro il bestseller “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, ha donato 100mila dollari al Malala Fund.

Bambine ribelli e beneficenza. D’altronde se non lo fanno loro, che hanno messo nero su bianco le storie delle principesse di oggi, donne moderne simbolo di forza e coraggio, chi può farlo? È così che Timbuktu, la media company dietro il bestseller “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, ha donato 100mila dollari al Malala Fund, che da anni lotta per difendere il diritto di ogni bambina a ricevere 12 anni di istruzione gratuita, sicura e di qualità.

Ad oggi sono più di 130 milioni le bambine che non hanno accesso alla scuola e che si ritrovano, quindi, senza la possibilità di scegliere il proprio futuro.

Malala Fund fu fondata nel 2013 da Malala Yousafzai, una studentessa Pakistana e un’attivista dell’educazione che ha iniziato ad alzare la voce per il diritto delle bambine all’istruzione quando aveva solo 11 anni, oggi la più giovane premio Nobel che sia mai esistita. Dopo essere sopravvissuta a un attentato dei Talebani a 15 anni, ha creato il Malala Fund con suo padre Ziauddin.

Malala, un simbolo globalmente riconosciuto per la lotta all’emancipazione femminile, e un’ispirazione per milioni di bambine e di giovani donne in tutto il mondo – hanno dichiarato Francesca Cavallo ed Elena Favilli, autrici di Storie della buonanotte per bambine ribelli. È una delle 100 donne contenute nel primo volume di Storie della buonanotte per bambine ribelli, e ci ha detto che molte bambine sono andate da lei con il nostro libro, chiedendole di autografare la pagina che riporta il suo ritratto. Con la sua fondazione Malala Fund, sta guidando la lotta per dare accesso all’istruzione a tutte le bambine – specialmente nei paesi dove sono tradizionalmente emarginate. Non potremmo essere più in sintonia con la sua missione e il suo progetto per un futuro più egualitario e luminoso”.

Bambine ribelli

La Cavallo e la Favilli hanno dato vita inizialmente al movimento delle Bambine Ribelli per accrescere il desiderio di emancipazione nelle bambine e nelle donne attraverso esempi di donne straordinarie e anticonformiste che hanno cambiato il mondo e che tuttora lo stanno cambiando. Il progetto è poi sfociato nel superamento di una serie di record quanto alle raccolte fondi e ha inaugurato un nuovo dibattito sul ruolo dei modelli femminili per le bambine tra genitori, insegnanti e personalità politiche.

Vorrei ringraziare Timbuktu per il supporto al Malala Fund e congratularmi con loro per aver venduto oltre un milione di copie del libro Storie della buonanotte per bambine ribelli – ha dichiarato Yousafzai. Spero che questo magnifico libro continui a ispirare le bambine per raggiungere alti risultati per il loro stesso interesse – perché non c’è bisogno di essere adulto per cambiare il mondo”.

Il libro è edito da Mondadori, lo trovate in libreria o potete acquistarlo qui. (linkaffiliazione)

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Germana Carillo

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