La startup contro l’obsolescenza programmata che dà una seconda vita ai prodotti elettronici

Creare il nuovo dal vecchio, è questa l’idea di Back Market, la startup che dà nuova vita ai prodotti elettrici ed elettronici riducendo così i rifiuti e promuovendo la sostenibilità ambientale.

Creare il nuovo dal vecchio, è questa l’idea di Back Market, la startup che dà nuova vita ai prodotti elettrici ed elettronici riducendo così i rifiuti e promuovendo la sostenibilità ambientale.

Nell’era del consumismo, ogni idea che sposa il riciclo e il riuso, assume un valore in più sia in termini di risparmio che di attenzione nei confronti del nostro Pianeta. Back Market, creato nel 2014 è il primo marketplace di prodotti elettrici ed elettronici ricondizionati in Europa.

Cosa sono i prodotti ricondizionati? Sono vecchi dispositivi come smartphone, tablet, fotocamere e tanto altro che vengono rimessi in perfetto stato da tecnici specializzati e poi rivenduti. Quindi da un lato questo sistema permette di ridurre i rifiuti elettrici ed elettronici che come sappiamo devono essere portati all’isola ecologica per lo smaltimento, dall’altro lotta contro l’obsolescenza programmata.

La startup nasce grazie a Thibaud Hug de Larauze, Vianney Vaute e Quentin Le Brouster e ha come filosofia quella di trasformare il comportamento dei consumatori, rendendoli più consapevoli del fatto che anche la scelta di un tablet ricondizionato può fare la differenza in termini di sostenibilità ambientale.

Ma non solo. Allungare la vita degli apparecchi significa anche spendere tra il 30 e il 70% in meno rispetto a comprarne di nuovi. E l’ambiente? Vediamo qualche dato.

raee rifiuti

RAEE e ambiente

Il tasso di produzione di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) aumenta in maniera costante. Nel 2016, 44,7 milioni di tonnellate di Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici (RAEE) sono finiti nella spazzatura in tutto il mondo.

Secondo il Global E-Waste Monitor 2017, in Italia, ogni abitante produce in media 18,9 kg di RAEE ed il paese ha prodotto in totale 1,2 milioni di tonnellate nel 2017.

I dati sono sostanziali anche in termini di emissioni di Co2 nell’atmosfera per cui è importante creare un’inversione di tendenza, anche se non è semplicissimo, basta ricordare le file chilometriche che ci sono ogni qualvolta arriva sul mercato un nuovo smartphone.

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I fondatori della startup però sono ottimisti, soprattutto perché il futuro è quello dell’economia circolare. Pur essendo parigina, la società è attiva anche in Italia, Germania, Spagna e Belgio con 500mila clienti in totale in Europa. Cosa significa questo? 175 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici in meno.

Per maggiori informazioni clicca qui

Dominella Trunfio

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