Siviglia è la città che tutti dovrebbero visitare nel 2018. A dirlo è Lonely Planet, perché lo splendido centro urbano incarna l’essenza perfetta della Spagna: arte e patrimonio culturale variegato, senza dimenticare la gastronomia.
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Siviglia è la città che tutti dovrebbero visitare nel 2018. A dirlo è Lonely Planet, perché lo splendido centro urbano incarna l’essenza perfetta della Spagna: arte e patrimonio culturale variegato, senza dimenticare la gastronomia.
La guida Lonely Planet l’ha inserita al primo posto nella classifica delle dieci città da visitare quest’anno, si parla di contaminazioni di cultura araba e cristiana, di panorami mozzafiato che rendono la città andalusa, una meta magica per staccare un po’ la spina dalla frenesia quotidiana.
Ma di motivi per visitare Siviglia ce ne sarebbero tantissimi, impossibile elencarli tutti, noi ne abbiamo scelti dieci, eccoli.
Siviglia: 10 motivi per visitarla
Salire sulla Torre Giralda
Sconsigliata a chi soffre di vertigini, la Torre Giralda è alta 96 metri e per salire in cima dovrete affrontare 35 rampe di scale. Il suo nome derivata dalla statua della Fede, il Giraldillo, che gira con il vento. Un po’ di fatica, ma ne vale davvero la pena.
Godersi la cattedrale di Siviglia
La cattedrale de Santa Maria di Siviglia è un meraviglioso esempio di chiesa gotica costruita tra il 1402 il 1506 sopra la pianta rettangolare di una grande moschea risalente alla dominazione degli almohadi. Cinque navate e due cappelle, è seconda solo alla Basilica di San Pietro a Roma.
3) Perdersi a Plaza de España
Visitare l’Antigua Fàbrica de Tabacos
L’ Antigua Fàbrica de Tabacos è un grande edificio che nel 1750 si dedicava alla manifattura di tabacco e qui lavoravano migliaia di sigaraie. Oggi è sede dell’Università e un luogo di ritrovo per studenti, vale la pena andarci per vedere le antiche macchine.
5) Fare un giro a Barrio Triana
Siete curiosi di assaporare la vita dei sivigliani? Tappa obbligata allora è il
Barrio Triana, un antico quartiere gitano dove potete perdervi tra le ceramiche e il Mercado nel quale è possibile ammirare i resti delle civiltà araba e romana. Il lungofiume invece offre delle piacevoli serate.
Le Murallas y Barrio de Santa Cruz
Siviglia aveva 7 chilometri di mura, parte di esse sono state preservate. Per questo se volete fare un tuffo nel passato scegliete l’itinerario che da Los Alcázares attraverso il famoso Patio de Banderas che conduce ad un passaggio da dove si vede la Giralda.
7) Torre de Oro
La Torre de Oro si trova sulla riva sinistra del fiume Guadalquivir, vicino all’arena di La Maestranza, entrambi sul Paseo Colon. È una torre almohade che anticamente chiudeva il passaggio verso l’Arenal attraverso un tratto di muro che lo collegava con la Torre de la Plata. È stata utilizzata come cappella e in seguito come prigione, mentre attualmente ospita il Museo Navale di Siviglia. È falsa la leggenda che fosse un negozio di oro e argento, si chiama così per la lucentezza prodotta dalla malta di calce e paglia che riflettono nel fiume.
8) Bere vino e mangiare tapas
Dopo tanti percorsi culturali, la tappa obbligata per la ristorazione è La Macarena: qui ci sono le torrijas, i borrachuelos e gli alfajores, oltre che le buonissime tapas. Un’altra zona consigliata è quella di Triana, ma più per lo street food.
Fotografare l’Alameda de Hércules
L’Alameda de Hércules è una delle passeggiate più belle della città vecchia, nonchè il giardino pubblico più antico d’Europa. Adiacente all’estremità nord del muro, circondato da pioppi, ha nella parte centrale due colonne romane: una di Ercole, fondatore di Siviglia, e l’altra di Giulio Cesare, che onora l’antica Híspalis con la sua visita.
Meraviglioso Portogallo:
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Real Alcazar di Siviglia
Non potete lasciare Siviglia senza aver visitato il Real Alcazar ovvero il Palazzo Reale che risale all’evoluzione dell’antica Hispalis romana. È uno dei palazzi più antichi del mondo, ancora oggi usato dal re. I suoi giardino sono meravigliosi, tra statue e fontane e trova la sua massima espressione nell’architettura mudéjar, un misto tra quella occidentale e quella orientale.
Dominella Trunfio