Dispositivi elettronici apparentemente spenti ma in grado di consumare più energia di quanto pensiamo. Eppure è possibile risparmiare energia e ridurre il proprio impatto ambientale semplicemente disattivandoli
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Dispositivi elettronici apparentemente spenti ma in grado di consumare più energia di quanto pensiamo. Le nostre case ne sono piene. Eppure è possibile risparmiare energia e ridurre il proprio impatto ambientale semplicemente disattivandoli.
I consumi in standby sono presenti anche quando gli apparecchi elettrici sono spenti. In questo caso l’energia viene consumata sia dagli alimentatori che trasformano la corrente elettrica da alternata a continua, che dai sensori n attesa di un segnale che dovrebbe provenire da tastiere e display a LED e che indicano lo stato dell’apparecchio.
Ma non solo. Quando un dispositivo è in standby l’energia può essere richiesta e consumata dai circuiti che continuano a essere alimentati anche quando il prodotto è “spento”. Senza contare che un dispositivo in standby ha un consumo anche minimo di energia soprattutto se si tratta di apparecchi connessi in rete e di sistemi sempre attivi, come un allarme.
Secondo recenti misurazioni effettuate recentemente in oltre 1300 abitazioni in Europa, il consumo medio degli apparecchi in standby è di circa 305 kWh per abitazione ogni anno, l’equivalente dell’ 11% del consumo complessivo di elettricità di una casa. In altre parole, più di un decimo dell’energia che consumiamo ogni anno potrebbe essere evitata.
“L’energia consumata ogni anno in standby da tutte le case dei 27 paesi dell’Unione Europea ammonta circa a 43 TWh (pari ai 2/3 dell’energia consumata da tutte le case italiane) ed è responsabile dell’emissione di 19 milioni di tonnellate di CO2 annue. I consumi mondiali in standby causano l’1% delle emissioni complessive di CO2.
I grafici che seguono, realizzati dal progetto Selina, mostrano che ci sono differenze importanti tra il dato medio e il dato minimo di consumo in standby degli apparecchi:
Tra i dispositivi che consumano di più da spenti e in standby ce ne sono alcuni apparentemente insospettabili.
Eccone una selezione:
Computer desktop
Nelle nostre case, così come negli uffici, i computer sono accesi per tutto il giorno. Non sempre però vengono utilizzati.
Caffettiera elettrica
Se non si sta facendo il caffè, è bene scollegarla dalla presa perché la macchina da caffè consuma poco più di 1 watt all’ora quando non è in uso.
Console per videogiochi
Consuma circa 1 W se è spenta ma collegata. E se è acceso, il consumo sale a 23,3W.
Cavo TV decoder
Il decoder quando non in uso rimane in standby. Uno di quei dispositivi che di fatto consuma sempre energia.
Microonde
Si tratta di uno degli elettrodomestici che consuma più energia, circa 3,08 W ma lasciando lo sportellino aperto può arrivare a consumare 25,79 W.
TV a retroproiezione
Questo particolare tipo di TV può arrivare a consumare molta energia.
Caricabatterie per cellulare
Lo facciamo un po’ tutti quando andiamo a letto: mettere il telefono in modalità di ricarica, tuttavia lo smartphone si ricarica sempre prima che noi ci svegliamo. Ciononostante consuma ancora una grande quantità di energia.
Telefono cordless
Il cordless è un altro dispositivo che può essere acceso per tutta la vita senza che ce ne rendiamo conto, e può consumare fino a 2,9W/ora.
Apparecchiature audio
Questi dispositivi possono raggiungere un consumo di 14,4W . Non sono quasi mai scollegati.
Laptop
Sono quasi sempre collegati alla corrente da persone il cui consumo può arrivare fino a 8,9w/ora e in modalità sleep o ibernazione fino a 15,7 W.
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Come fare a riconoscere i prodotti che consumano in standby?
Quasi tutti i prodotti con un alimentatore esterno, un telecomando, un display sempre acceso (o un LED) o che caricano batterie, consumano energia in continuo.
COSA FARE? Staccare sempre la spina degli elettrodomestici e acquistare una presa multipla dotata di interruttore, per poterli spegnere ogni volta che non si utilizzano.