Il multitasking accorcia la memoria e a lungo termine anche il QI. Il nuovo studio

Il multitasking non giova alla memoria: troppe distrazioni diminuiscono la nostra capacità di ricordare.

Multitasking attenzione! Fare troppe cose insieme, alla lunga, può rendere stupidi. Meglio una cosa alla volta. Fare mille cose contemporaneamente, quindi, non è necessariamente sinonimo di abilità.

Secondo un nuovo studio, il multitasking può ridurre la materia grigia del cervello e diminuire la creatività, la memoria a lungo termine e persino il nostro quoziente intellettivo. Ci rende un po’ tonti, insomma.

I ricercatori dell’Università di Los Angeles che hanno condotto la ricerca, infatti, affermano che impegnare le risorse mentali su più di un compito nello stesso momento compromette la memoria: l’attenzione divisa, in pratica, ostacola la memoria, anche se il cervello sa riconoscere le questioni essenziali e non le mette in secondo piano anche se sta facendo altro.

Lo studio

Lo studio – pubblicato su Psychological Science – ha coinvolto 192 volontari (studenti dell’Ucla) e consisteva nel dover ricordare il maggior numero possibile di parole presentate su uno schermo. Ai partecipanti sono state mostrate 120 parole, divise in sei gruppi di 20 parole ciascuno. Ogni parola era visibile sullo schermo di un computer per tre secondi e ciascuna era abbinata a un numero compreso tra 1 e 10. I ricercatori hanno spiegato agli studenti che avrebbero ricevuto punteggi basati sul valore in punti di ogni parola che avevano ricordato, rendendo le parole alte i valori puntuali “più importanti” rispetto agli altri.

Alcuni potevano concentrare tutta l’attenzione su questo compito, altri nel frattempo ascoltavano musica, altri ancora dovevano premere un tasto del computer quando sentivano tre numeri dispari in sequenza. I ricercatori hanno scoperto che il primo gruppo di partecipanti – quelli che hanno visto parole e numeri senza distrazioni – ha ricordato una media di otto parole per ogni serie di 20, mentre quelli che erano distratti dal dover ascoltare numeri consecutivi dispari ricordavano una media di solo cinque parole. Entrambi i gruppi di studenti che ascoltavano la musica mentre guardavano i loro schermi, invece, ricordavano le parole quasi come il gruppo di studenti non distratti.

Ma gli scienziati hanno però anche scoperto che il multitasking non ha influenzato la capacità degli studenti di ricordare le informazioni a loro più importanti – le parole di valore più alto. I partecipanti a tutti e quattro i gruppi erano quasi cinque volte più inclini a ricordare una parola di 10 punti come se dovessero ricordare una parola di un punto.

I risultati mostrano che dover portare a termine due compiti insieme (ricordare le parole e segnalare i numeri dispari) peggiora la memoria; tutti invece, indipendentemente dal multitasking o dalle distrazioni, hanno ricordato di più le parole associate a punteggi alti.

Quando la nostra attenzione viene divisa non ricordiamo tutto perfettamente, ma siamo ancora capaci di focalizzarci su ciò che riteniamo rilevantedice Catherine Middlebrooks, autrice dello studio —. Una capacità che è forse un adattamento a un mondo in cui le interruzioni della concentrazione sono sempre di più, basti pensare alle continue notifiche di messaggi sullo smartphone. Tuttavia, se dobbiamo studiare qualcosa di nuovo o applicarci a un compito complesso, meglio evitare distrazioni: ricorderemo di più”.

Troppe distrazioni, dunque, diminuiscono la nostra capacità di ricordare e, soprattutto in certi casi, possono non giovarci. E non solo: lo studio arriva dopo un’altra conferma per cui quando cerchiamo di concentrarci su più di un compito il nostro QI si abbassa notevolmente.

Leggi anche:

Multitasking: usare più dispositivi contemporaneamente fa restringere il cervello?
Mamme multitasking: 6 suggerimenti per rilassarsi e recuperare le energie

Come a dire, meglio poche cose ma buone!

Germana Carillo

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook