Che le mosche non siano proprio insetti pulitissimi lo sappiamo un po’ tutti e ce lo insegnano fin da piccoli. Ora però una nuova ricerca lancia l’allarme sui reali rischi di entrare in contatto con le mosche che, a detta degli studiosi, veicolerebbero batteri pericolosi per la nostra salute.
Che le mosche non siano proprio insetti pulitissimi lo sappiamo un po’ tutti e ce lo insegnano fin da piccoli. Ora però una nuova ricerca lancia l’allarme sui reali rischi di entrare in contatto con le mosche che, a detta degli studiosi, veicolerebbero batteri pericolosi per la nostra salute.
Le mosche si posano in ogni dove: spazzatura, feci di animali, liquami, ecc. entrano nelle fognature e poi magari arrivano nelle nostre case o atterranno sul nostro cibo mentre siamo all’aria aperta. Ebbene questo potrebbe essere pericoloso in quanto le mosche entrano quotidianamente in contatto con germi e batteri di cui potenzialmente possono farsi veicolo.
Secondo la nuova ricerca, condotta presso il Penn State’s Eberly College of Science e pubblicata su Scientific Reports, le mosche possono contribuire a diffondere ogni tipo di agente patogeno. Il ruolo degli insetti nella diffusione di agenti patogeni e malattie infettive è abbastanza noto (non a caso vengono definiti “germi con le gambe“) eppure a malapena 50 anni fa le prove effettive di questi rischi erano inconcludenti.
Oggi invece, esaminando i microbi che si trovano sulle diverse parti del corpo delle mosche attraverso tecniche di sequenziamento del DNA, lo studio è stato in grado di fornire alcune informazioni utili sulla loro reale pericolosità. Il team di esperti ha studiato vari tipi di mosche domestiche e moscerini diffusi in 3 diversi continenti e quello che ne è risultato è stato a dir poco scioccante.
Alcune mosche portavano sul loro corpo centinaia di batteri di specie diverse (fino a circa 600), molte delle quali dannose per gli esseri umani. La mosca domestica, che è onnipresente in tutto il mondo, “ospita” 351 tipi di batteri. La trasmissione sulle superfici di atterraggio di questi insetti ha luogo principalmente attraverso le gambe. Come ha dichiarato Stephan Schuster, ex professore di biochimica e biologia molecolare alla Penn State:
“Le gambe e le ali mostrano la più alta diversità microbica nel corpo della mosca, suggerendo che i batteri usano le mosche come ‘navette aeree’. Può essere che i batteri sopravvivano al loro viaggio, crescendo e diffondendosi su una nuova superficie”.
I ricercatori hanno trovato, un po’ a sorpresa, più patogeni sulle mosche presenti in ambienti urbani che in quelle delle stalle in campagna. In 15 casi (soprattutto nelle mosche che circolano in Brasile) si è scovata anche la presenza di Helicobacter pylori, patogeno che causa ulcere intestinali.
“Riteniamo che questo (studio n.d.r) possa mostrare un meccanismo per la trasmissione dei patogeni che è stato trascurato dai funzionari della sanità pubblica, le mosche possono contribuire alla rapida trasmissione di agenti patogeni in situazioni di epidemia” ha commentato Donald Bryant, biochimico del Penn State.
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Gli esperti lanciano dunque l’allarme sconsigliando di mangiare cibi su cui prima si sono posate delle mosche. Attenzione dunque, soprattutto quando si fanno picnic, a tenere sempre ben coperti i cibi. Per il resto, almeno in casa, possiamo tenere lontane le mosche servendoci di rimedi naturali come oli essenziali e piante dall’odore sgradito a questi insetti.
Francesca Biagioli