Una sanzione giornaliera di 100.000 euro alla Polonia se le attività di diboscamento vietate continueranno nella foresta protetta di Bialowieza, una delle ultime foreste primordiali rimaste in Europa.
Una sanzione giornaliera di 100.000 euro alla Polonia se le attività di diboscamento vietate continueranno nella foresta protetta di Bialowieza, una delle ultime foreste primordiali rimaste in Europa.
Dopo l’ammonizione dell’Unesco dello scorso Luglio, ora anche la Corte ha anche ribadito il suo ordine di interrompere immediatamente la maggior parte delle attività di taglio nella foresta – tranne che vicino alle strade per motivi di sicurezza – fino a quando non verrà presa una decisione definitiva.
La Bialowieza forest è formata da varie di foreste primordiali, che dall’ultima glaciazione non hanno mai visto la mano dell’uomo. Qui crescono anche conifere, che coprono un’area totale di 141.885 ettari.Nonostante questo, il governo polacco ha dato il via a un piano fortemente criticato di estrazione del legno nelle foreste antiche. L’interesse è in particolare la corteccia degli abeti rossi.
Dariusz Gatkowski, specialista in biodiversità del WWF in Polonia, rincara la dose:
“I cittadini polacchi, la maggior parte dei quali sono contrari alle attività di taglio della foresta di Bialowieza, potrebbero ora iniziare a pagare sanzioni se le autorità polacche continueranno a ignorare l’ordine ufficiale della Corte europea e tutti i precedenti avvertimenti della Commissione e del Comitato per il patrimonio mondiale dell’UNESCO. La decisione della Corte è un segnale chiaro per il Ministero dell’Ambiente polacco: la mancanza di rispetto per la legge non sarà tollerata”. Il WWF sottolinea anche che il caso di Bialowieza non è isolato e che molte altre aree naturali in Europa sono ugualmente minacciate a causa di attività industriali illegali, anche per l’incapacità dei governi di applicare correttamente la legge.
Qualcuno riuscirà davvero a salvare gli alberi di Bialowieza?
Roberta Ragni