Ecco perché dovremmo tutti lavorare solo 4 giorni a settimana

Lavorare meno ma avere le stesse soddisfazioni professionali oltre che di guadagno è il sogno un po’ di tutti. Secondo alcuni esperti dovremmo puntare ad una società in cui si lavora solo 4 giorni a settimana, questo avrebbe molti vantaggi in termine di salute, economici ma anche ambientali.

Lavorare meno ma avere le stesse soddisfazioni professionali oltre che di guadagno è probabilmente il sogno un po’ di tutti. Secondo alcuni esperti dovremmo puntare ad una società in cui si lavora solo 4 giorni a settimana, questo avrebbe molti vantaggi in termine di salute, economici ma anche ambientali.

Chi ha la fortuna di avere un lavoro, spesso vi dedica (volente o nolente) troppo tempo ed energia. Non si tratta solo delle consuete ore settimanali ma anche di straordinari che in alcuni casi non vengono nemmeno pagati. Il superlavoro può causare danni importanti e far comparire depressione o ansia. È soprattutto lo stress legato al troppo lavoro ad avere conseguenze nefaste e a far aumentare anche il rischio di sviluppare problemi di salute come ad esempio la pressione alta. Tra l’altro lavorare a lungo induce a bere più caffeina e bevande alcoliche aumentando ancora di più il rischio di sviluppare patologie.

In Gran Bretagna si pensa allora alla possibilità di una settimana fatta di soli 4 giorni lavorativi e di come questa eventualità potrebbe migliorare la salute delle persone e non solo. Secondo le considerazioni fatte da Owen Jones sulle pagine del Guardian, dovremmo sforzarci di immaginare una società in cui non esista più la disoccupazione, né problemi di salute come disagio mentale e ipertensione, dove si possa aumentare la produttività aiutando contemporaneamente l’ambiente, avere maggiore tempo da dedicare alla famiglia incoraggiando anche gli uomini a dedicarsi di più ai compiti domestici e nel complesso, dunque, si aumenti la probabilità che le persone siano felici e soddisfatte della propria vita. Tutto ciò potrebbe diventare realtà “semplicemente” facendo diventare la settimana lavorativa di 4 giorni.

Questo almeno è quanto crede l’esperto di salute pubblica John Ashton e l’Autonomy Institute, gruppo indipendente inglese che si dedica a fornire nuove chiavi e proposte concrete sul focus “lavoro” con l’obiettivo di cambiare le prospettive delle persone in modo che tutti possano lavorare meglio e meno. In effetti attualmente vi è una distribuzione del lavoro malsana: mentre alcuni lavorano troppo e ne pagano le conseguenze dannose per la salute e l’equilibrio famigliare, in Gran Bretagna vi sono oltre 3 milioni di lavoratori sottoccupati che vorrebbero lavorare di più. Una settimana lavorativa più breve contribuirebbe a ridistribuire il tempo e le retribuzioni in modo più equo tra la popolazione.

Ma i vantaggi di una settimana di lavoro più corta non finiscono qui: potrebbe addirittura aiutare a contrastare i cambiamenti climatici, come ha rilevato la riflessone della New Economics Foundation, i paesi con settimane lavorative più brevi hanno maggiori probabilità di avere una minore impronta di carbonio. E anche l’economia potrebbe beneficiarne: c’è da considerare ad esempio che i dipendenti tedeschi e olandesi lavorano in media meno di noi ma le economie dei loro paesi sono più forti della nostra.

Potrebbe inoltre aumentare la produttività: l’esperienza suggerisce infatti che chi lavora meno di sei ore è più produttivo, accumula meno stress e dunque è più concentrato sul lavoro. In effetti, un recente esperimento effettuato su una giornata lavorativa di sei ore in una casa di riposo svedese ha prodotto risultati promettenti: maggiore produttività e meno giorni di malattia. C’è da considerare inoltre che se i guadagni in fatto di produttività vengono trasferiti al personale, lavorare meno ore non comporta necessariamente una riduzione dei salari.

I vantaggi ci sarebbero anche in quanto ad uguaglianza di genere. Nonostante i progressi compiuti negli anni, le donne continuano a fare in media il 60% in più di lavoro domestico non retribuito rispetto agli uomini. Una settimana di quattro giorni potrebbe essere utile dunque anche a promuovere relazioni paritarie tra uomini e donne. Una campagna nazionale potrebbe servire ad incoraggiare gli uomini a usare il tempo libero guadagnato dalla riduzione delle ore di lavoro per bilanciare equamente il lavoro domestico.

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Ricapitolando, dunque, una settimana lavorativa di 4 giorni potrebbe portare i seguenti vantaggi:

  • Riduzione del tasso di disoccupazione
  • Dipendenti più produttivi
  • Meno stress e migliore stato di benessere delle persone
  • Economia più forte
  • Minore impronta di carbonio
  • Più uguaglianza tra uomini e donne
  • Più tempo per la famiglia e gli amici

Non cose di poco conto, che ne pensate? Riuscite ad immaginare una vita in cui si lavora solo 4 giorni a settimana e in cui il giovedì si trasforma nel nuovo venerdì?

Francesca Biagioli

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