L'Unione europea ha l'obiettivo di arrivare alla decarbonizzazione di 1000 isole europee entro il 2030 e istituire un segretariato per lanciare piani di decarbonizzazione.
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Isole sostenibili: da sempre all’avanguardia nella diffusione di soluzioni alternative sull’energia, sull’acqua, nell’economia circolare e quanto alla mobilità sostenibile, le isole sono, soprattutto per la loro conformazione, dei veri e propri laboratori ideali per lo sviluppo di un nuovo modello economico. Tutto si basa su una parola chiave: decarbonizzare.
È per questo che l’Unione europea ha un obiettivo ambizioso: arrivare alla decarbonizzazione di 1000 isole europee entro il 2030 e istituire un segretariato per lanciare piani di rivoluzioni energetiche verdi sulle isole, “ospitare una piattaforma di scambio per tutti gli attori interessati e organizzare forum annuali”.
Le isole sono la prova di come la transizione energetica possa lanciare lo sviluppo economico, creando posti di lavoro a livello locale, fornendo nuove opportunità di business e sostenendo l’autosufficienza della comunità isolana. È quanto sostiene la Commissione Europea, intervenuta a Greening the Islands, la conferenza internazionale dedicata alla sostenibilità delle isole minori organizzata il 3 e 4 novembre a Favignana.
E proprio Favignana si candida a diventare un’isola laboratorio per progetti innovativi verso la decarbonizzazione, a diventare una delle dieci isole faro della Commissione Europea e a trasformarsi nella sede di progetti per la sostenibilità ambientale.
Greening the Islands Awards, i vincitori
Tre i progetti vincitori della terza edizione di Greening the Islands Awards selezionati da una giuria internazionale e dal pubblico che ha votato attraverso Greeningtheislands.net, la community online dedicata alle isole.
Nella categoria energia: l’impianto solare “Mandala Garden” di Bardzour
Nel territorio francese della Reunion nell’Oceano Indiano, Bardzour è un esempio di integrazione dell’energia solare dietro la prigione di Le Port. L’impianto fotovoltaico “Mandala Garden” comprende un parco solare a terra di 8,4 MWp situato intorno alla prigione e un impianto installato sulle serre di Agrinergie, per altri 0,6 MWp. L’impianto solare è stato anche il primo del suo genere a includere lo stoccaggio di energia con batterie agli ioni di litio con una capacità di 9 MWh. L’impianto di Bardzour soddisfa la domanda di oltre 4mila famiglie ogni anno, risparmiando così 8.868 tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno.
Il progetto ha interessato direttamente i detenuti, prossimi alla fine della pena detentiva, che con 15mila ore di formazione sono stati coinvolti nella realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Una dozzina di detenuti hanno invece appreso l’apicoltura attraverso Agriterra che continua a formare e lavorare con 6-12 prigionieri all’anno per fornire loro una formazione sulle tecniche agricole.
Nella categoria acqua il progetto di 8 isole
Otto isole di diverse parti d’Europa, accomunate dalla mancanza d’acqua dolce, si sono riunite in un progetto comune: tagliare del 25% i consumi di acqua su ogni isola. Il progetto coinvolge alcuni membri della Federazione europea delle piccole isole (ESIN): le isole di Sein e Houat in Bretagna (Francia); le isole greche di Tilos e Ithahaka; Vis e Lastovo in Croazia; e Cape Clear e Inis Oírr, sulla costa occidentale dell’Irlanda.
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Nella categoria mobilità: il traghetto elettrico Movitz per l’arcipelago di Stoccolma
Il progetto ha previsto la conversione di un’imbarcazione passeggeri esistente con motore endotermico in un’imbarcazione elettrica. Il traghetto Movitz, utilizzato prevalentemente da pendolari, trasporta fino a 100 persone ogni viaggio sul tragitto casa-lavoro in tutta sicurezza e sostenibilità. Il precedente motore era un diesel da 250 kW, con l’emissione annua di 130 tonnellate di CO2, 1,5 tonnellate di NOx e 80 chilogrammi di particolato. Oggi ha ora motori elettrici Echandia da 125 kW e zero emissioni. Grazie alla capacità di ricarica delle batterie Nilar, il traghetto può funzionare per 60 minuti dopo soli 10 minuti di alimentazione.
Germana Carillo