Pagarsi le spese mediche con i rifiuti. Che la spazzatura sia una vera e propria ricchezza ormai lo sanno anche i bambini ma che possa essere usata come “merce di scambio” per le spese mediche è una novità. Un giovane imprenditore indonesiano ha ideato un modo per permettere anche ai più poveri di poter pagare la loro assistenza sanitaria
Pagarsi le spese mediche con i rifiuti. Che la spazzatura sia una vera e propria ricchezza ormai lo sanno anche i bambini ma che possa essere usata come “merce di scambio” per le spese mediche è una novità. Un giovane imprenditore indonesiano ha ideato un modo per permettere anche ai più poveri di poter pagare la loro assistenza sanitaria attraverso la spazzatura.
L’iniziativa nata grazie a Gamal Albinsaid è la Garbage Clinical Insurance. Un’idea lodevole che sta funzionando da ben 7 anni ed è già stata replicata altrove.
Albinsaid, CEO dell’assicurazione sanitaria Indonesia Medika, ha fondato Garbage Clinical Insurance nel 2010, quando aveva solo 21 anni. Il programma è nato dalle preoccupazioni del giovane imprenditore visto sia l’esiguo bilancio sanitario del paese sia la necessità di dare a tutti, anche ai meno abbienti, una soluzione alternativa al pagamento dell’assicurazione sanitaria.
Circa il 60% dei 250 milioni di persone che vivono in Indonesia non possono permettersi di pagarla. Ma secondo Albinsaid ìc’era una cosa purtroppo abbondante e accessibile a chiunque: la spazzatura.
“Ho cominciato a pensare, se non hai soldi, cos’hai? C’è spazzatura ovunque quindi abbiamo deciso di utilizzarla come una risorsa finanziaria” ha spiegato. “Una città come la mia [Malang] produce ogni giorno oltre 55.000 tonnellate di rifiuti, di cui solo la metà viene raccolta”.
Per accedere all’assistenza sanitaria di base, i membri della Garbage Clinical Insurance devono raccogliere circa 3 kg di materiali riciclabili ogni mese: plastica, metalli e persino i rifiuti organici che possono essere usati per produrre fertilizzanti.
Questo permette loro di avere 11.750 rupie (circa 150 euro), utili a pagare i costi per i trattamenti medici di base. L’azienda possiede anche una squadra di volontari per educare le persone su che tipo di spazzatura devono cercare, e anche mediare la transazione tra loro e le aziende che aderiscono all’iniziativa. Gamal Albinsaid ha realizzato anche un manuale gratuito di 70 pagine per le aziende interessate.
In un paese in cui più del 10% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, l’iniziativa incoraggia le famiglie a basso reddito a riciclare i rifiuti e utilizzare i ricavi per finanziare un sistema di micro-assicurazione sanitaria.
Attraverso i rifiuti è possibile ricevere assistenza sanitaria di base in tre cliniche: due nella città natale di Albinsaid e una vicino a Giacarta.
Anche se ha i suoi limiti è comunque da lodare. Uno di questi è l’accesso solo alle cure sanitarie di base, ma il team di Albinsaid sta aiutando i suoi membri a raccogliere più rifiuti e ad accedere ai finanziamenti governativi.
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L’obiettivo finale è quello di ampliare la speciale assicurazione anche altrove e di allargare il bacino di cure mediche a disposizione.
Francesca Mancuso