Terremoto in Messico: un intero paese sotto shock, dopo la mega scossa di magnitudo 7.1 che conta ad ora un bilancio di oltre 200 vittime accertate. Un numero che tragicamente continua a crescere, mentre si scava tra le macerie.
Terremoto in Messico: un intero paese sotto shock, dopo la mega scossa di magnitudo 7.1 che conta ad ora un bilancio di circa 250 vittime accertate. Un numero che tragicamente continua a crescere, mentre si scava tra le macerie.
La maggior parte dei morti è nello stato di Morelas e a Città del Messico, oltre che a Puebla e negli stati del Messico e di Guererro. Ci sono uomini, donne e bambini, ventisei piccoli alunni sono morti assieme alle maestre in un collegio.
Il sindaco Miguel Angel Mancera ha disposto lo stato d’emergenza in tutta la città, dove oltre 3mila militari e volontari stanno procedendo con le operazioni di soccorso iniziate ieri alle 13,14 (ora locale della scossa).
Il terremoto arriva appena dodici giorni dopo quello di magnitudo 8,2 che ha causato oltre novanta morti. L’epicentro è stato registrato 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos, circa 160 chilometri dalla capitale messicana.
#Terremoto Città del #Messico. Impressionante come si muove l’edificio. Immagini @La_Prensa_MX pic.twitter.com/gGE2lkZZo2
— Jeanne Perego (@jeperego) 19 settembre 2017
Coincidenza tragica perché, la scossa, è arrivata proprio mentre in tutto il paese venivano ricordate le seimila persone morte nel sisma del 1985.
Un post condiviso da Ricardo Ramos V (@rramos1032) in data:
I dati della Protezione civile
Secondo la Protezione civile messicana, la situazione è tragica e le vittime sono tantissime. Gli ultimi dati sono di almeno 248 morti dei quali 117 a Città del Messico, 72 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, tre in quello di Guerrero e un altro in quello di Oaxaca.
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— Elvia Diaz (@elviadiaz1) 19 settembre 2017
Ma c’è ancora da scavare sotto gli edifici che sono andati a fuoco. Attualmente la popolazione è senza corrente elettrica e senza gas per il timore di ulteriori esplosioni.
Tra gli eventi più drammatici, il crollo della scuola Enrique Rebsamen, nella zona di Coyoacan dove ventisei bambini più quattro maestre sono rimasti uccisi, mentre quattordici sono stati tratti in salvo.
Sotto le macerie ci sono ancora almeno due ragazzini, una bimba di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori. Ma secondo quest’ultimi, ci sono ancora dispersi 30 bambini e otto adulti.
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— Trump’sTie (@Summer_Poopsiq) 19 settembre 2017
Terremoto e stato d’emergenza
Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha convocato una seduta immediata del Comitato nazionale di emergenza, bloccati tutti i voli verso l’aeroporto internazionale di Città del Messico.
Si lavora, invece, nel tratto di autostrada in prossimità di Cuernavaca crollato così come centinaia di palazzi soprattutto nella capitale.
Dominella Trunfio
Foto cover: Ronaldo Schemidt/Aff/Getty Images