Ig Nobel 2017, premiate le ricerche più assurde, ma vere. Anche lo studio italiano sui gemelli

I gatti sono solidi o liquidi? E i gemelli uguali sono davvero uguali? Perché gli anziani hanno le orecchie grandi? Non siamo impazziti ma le risposte a queste bizzarre domande sono state premiate con gli Ig Nobel, i premi che annualmente vengono assegnati alla scienza un po' sopra le righe. Scienza vera, che fa prima ridere e poi riflettere

I gatti sono solidi o liquidi? E i gemelli uguali sono davvero uguali? Perché gli anziani hanno le orecchie grandi? Non siamo impazziti ma le risposte a queste bizzarre domande sono state premiate con gli IgNobel, i premi che annualmente vengono assegnati alla scienza un po’ sopra le righe. Scienza vera, che fa prima ridere e poi riflettere.

Il premio Ig Nobel è giunto alla sua 27esima edizione. I vincitori sono stati annunciati ieri ad Harvard e riguardano i seguenti settori: fisica, pace, economia, anatomia, biologia, dinamica dei fluidi, alimentazione, medicina, cognizione, ostetricia.

Irriconoscibili gemelli

Tra i premiati di quest’anno uno studio tutto italiano, realizzato sui gemelli da Matteo Martini, Ilaria Bufalari, Maria Antonietta Stazi e Salvatore Maria Aglioti. Una ricerca tutt’altro che banale anche se la motivazione data dal premio può far sorridere: essi hanno infatti dimostrato che molti gemelli identici sono difficili da distinguere anche a loro stessi. Bella scoperta, penseranno in molti ma la ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista PlosOne, è molto importante.

Gli scienziati italiani hanno infatti dimostrato che molti gemelli identici non sono in grado di distinguersi gli uni dagli altri allo specchio. Ciò riguarda la sfera cognitiva dei piccoli, che da bambini devono fare i conti con meccanismi diversi legati al riconoscimento del proprio volto, un processo che normalmente avviene attorno ai 2 anni.

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Solitamente il bambino crea nella mente l’immagine del proprio volto, ma nel caso dei gemelli finisce per creare quella del fratello e per riconoscersi deve tener conto di altre informazioni sensoriali fornite dal proprio corpo.

Gatti liquidi o solidi

Marc-Antoine Fardin sostiene che i gatti possono essere considerati contemporaneamente solidi e liquidi per via della loro capacità di adottare la forma del contenitore in cui si infilano. Come contraddirlo?

Da alcune culture considerati quasi come dei, i gatti sono una continua scoperta. Secondo lo studioso e il suo trattato intitolato Sulla Reologia dei Gatti, essi possono trascendere alcuni dei confini fisici abituali. In base alla sua teoria, la risposta sarebbe data dal tempo: i gatti sono solidi per tempi di osservazione che vanno dal secondo al minuto. Superata questa soglia, il comportamento del gatto diviene liquido, e l’animale tende ad assumere la forma del contenitore in cui si è addentrato.

Incontrare un coccodrillo favorisce il gioco d’azzardo

Se nella vita vi ritroverete a tu per tu con un coccodrillo con le fauci spalancate, avrete diverse possibilità. Se riuscirete a sopravvivere potreste aver voglia di giocare d’azzardo. Lo dicono il ricercatore australiano Matthew Rockloff e la scienziata americana Nancy Greer. Ciò ha permesso loro di conquistare il premio legato all’economia.

Gli anziani e le loro grandi orecchie

È un fatto ormai accertato dalle ricerche di James Heathcote, secondo cui più si invecchia più le orecchie aumentano le loro dimensioni. Sembra incredibile ma è vero e il premio Ig Nobel conquistato da Heathcote è quello per l’anatomia.

Per la lista completa dei vincitori dei premi Ig Nobel 2017, clicca qui

Francesca Mancuso

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