Tutelare la fauna selvatica è diventata un’attività sempre più difficile. Altri tre ranger sono stati uccisi con la sola colpa, di voler difendere gli animali e l’ambiente.
Tutelare la fauna selvatica è diventata un’attività sempre più difficile. Altri tre ranger sono stati uccisi con la sola colpa, di voler difendere gli animali e l’ambiente.
Tre uomini in tre località diverse hanno trovato la morte per mano dei bracconieri. Tra loro anche il guardiano del parco nazionale di Serra da Capivara, nella regione nordorientale del Brasile, ucciso il 18 agosto scorso.
Edilson Aparecido dos Santos e altri due colleghi stavano pattugliando il parco quando sono stati accerchiati da bracconieri che cacciavano illegalmente, in una zona che è patrimonio Unesco con una storia lunga 25mila anni.
Dos Santos è stato ucciso nella sparatoria, mentre gli altri due ranger sono stati feriti. L’uomo lavorava per l’Istituto Chico Mendes per la conservazione della biodiversità. Adesso il governo locale indaga per trovare i colpevoli.
Ma un episodio simile è avvenuto anche in Messico dove Gabriel Ramos Olivera, guardiano del parco nazionale di Chacahua a Oaxaca, è stato ucciso dai cacciatori e il suo corpo è stato trovato abbandonato la mattina del 18 agosto.
Il trentasettenne biologo lavorava come guardia nell’area di conservazione delle lagune in cui vivono tartarughe e coccodrilli, quest’ultimi animali che fanno gola ai bracconieri.
E lo stesso giorno a Mali, il caporale e ranger Souleyman Tangara è morto per a Douentza. Solo gli ultimi di numerosi delitti avvenuti anche al parco nazionale Virunga nella Repubblica democratica del Congo e in Tanzania.
Sullo stesso argomento potrebbero interessarvi:
- BLACK MAMBA: LE EROICHE DONNE CHE COMBATTONO IL BRACCONAGGIO IN AFRICA (FOTO)
- GLI ELEFANTI STANNO NASCENDO SENZA ZANNE PER PROTEGGERSI DAL BRACCONAGGIO (PETIZIONE)
“Sono morti dolorose, ma la comunità di conservazione della fauna selvatica non ha intenzione di arrendersi e di crollerà in silenzio. Oggi e ogni giorno continueremo a difendere ciò ha bisogno di essere difeso. Di fronte a incredibili pericoli e difficoltà, i rangers continueranno a guardare dritto”, chiosa in una nota la Federazione Internazionale Ranger.
Dominella Trunfio