L'estate ci induce a cambiare ritmi, abitudini, stili. Ci riporta in una dimensione più naturale e sana, autentica. Come prolungarla, facendola durare tutto l'anno.
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L’estate è un tempo davvero speciale: complice il clima, cambia il nostro approccio alla vita. Una cosa è importante da sottolineare: questo diverso stile che adottiamo può essere mantenuto, negli aspetti più significativi, tutto l’anno. E i benefici, per noi, saranno fantastici.
L’estate ci aiuta ad entrare in una “riduzione felice” delle cose: spontaneamente portiamo addosso meno abiti; il caldo ci fa lavorare di meno (o rende più faticoso il farlo) e apprezzare di più il tempo libero; mangiamo meno e – in genere – più leggero, con più frutta e verdura.
Leggiamo di più, per interesse e per divertimento, guardiamo meno televisione. Nel tempo libero, mediamente stiamo più in giro, all’aperto e meno in casa. Diamo spazio ai nostri interessi, la nostra creatività si può esprimere più liberamente e concretamente.
Ci esponiamo volentieri al sole, che ci consente di produrre e immagazzinare naturalmente la vitamina D che tanti effetti benefici ha (a tutto campo sulla salute e persino sul tono umorale); camminiamo senza che ci pesi molto. E anche le nostre relazioni, conoscenze con gli altri, sono facilitate: siamo più disponibili al dialogo anche con gli sconosciuti, siamo più aperti. Pensiamo di meno allo shopping (e guardiamo meno pubblicità) e di più a fare cose che ci piacciono davvero.
Il caldo ci aiuta (e talvolta quasi “costringe”) a liberarci degli eccessi, del sovrappiù, per condurre una vita più sana. Di fatto vediamo l’estate (almeno potenzialmente, anche se a volte magari questo non si realizza) come un periodo di relax, senza stress o obiettivi produttivi che ci guidano rigidamente in un’ottica consumistica.
Non è un caso che la qualità della vita migliori, normalmente, in vacanza. E se è vero che fra qualche settimana arriverà il solito tran-tran della vita quotidiana, pronto – così come il sistema economico-produttivo vuole – a farci rientrare in un “mindset” focalizzato su risultati e grafici, corroborato da stress e ritmi frenetici, noi possiamo – invece – contrapporre e mantenere, difendere, dare spazio ad almeno alcune delle abitudini estive. Ecco alcuni esempi.
Ridurre il tempo dedicato ai media ufficiali
Tutta la comunicazione mainstream sostanzialmente ci rimanda al fatto che valiamo solo in quanto parte del sistema; se dissentiamo, se abbiamo un’opinione diversa, se i nostri consumi fisici e immateriali non sono quelli che la cultura dominante vuole o se il nostro approccio alla vita segue anche paradigmi non convenzionali (seppure molto diffusi e anche avvalorati da una parte di scienza) si diventa dei “soggetti strani”, potenzialmente “pericolosi”. Alla fine, poiché vale tutto e il contrario di tutto, e l’aggressività e la manipolazione sono basi fondanti delle strategie comunicative, meglio ridurre l’esposizione a questo condizionamento di massa. Scegliendo cosa e quando vedere in modo consapevole. E per il resto, ci saranno sicuramente modi più sani, soddisfacenti e costruttivi di spendere il proprio tempo, tra letture, interessi personali, creatività da esplorare, cose nuove e piacevoli da fare (tra cui, ça va sans dire, la lettura di GreenMe!).
Aumentare l’esposizione al sole e all’aria aperta
Muoversi, anche solo camminare nel verde, esporsi alla luce del sole ha benefici importanti non solo per la salute fisica ed emozionale ma pure per il nostro spirito. Il sole e la Natura sono esseri viventi con cui possiamo entrare in relazione, nel cuore; riequilibrano il nostro corpo energetico e ci ricordano, sempre, la sostanza vera e profonda delle cose, che è la crescita nell’amore. Mantenere queste abitudini anche nelle altre stagioni è fondamentale. Poi, giacchè le giornate si accorciano, il meteo può essere variabile, ecco un rimedio “estremo” da portare a casa e possibilmente in ufficio: le lampadine a spettro solare completo. Non danneggiano la vista, come le altre luci artificiali e, come i raggi del sole, agiscono positivamente su metabolismo, ritmo cardiaco e pressione arteriosa. Infine, come speciale rimedio antistress, non possono mancare i meravigliosi video olistici di Alamarlife che consentono di immergersi – almeno virtualmente – nel linguaggio e nelle atmosfere della natura; godibili anche su pc.
Ridurre il consumo non consapevole
Tornati ai consueti impegni professionali, familiari, di formazione e via discorrendo, è facile ricadere nei soliti ritmi e nella fretta conseguente che porta, per comodità, verso scelte d’acquisto meno ragionate. Il rischio insomma è che si torni a mangiare male, più cibi confezionati, già preparati, con additivi e conservanti: l’offerta delle multinazionali, della grande industria alimentare o agricola, è abbondante e invitante, sugli scaffali della grande distribuzione. Serve quindi una strategia, dei punti di riferimento sicuri sul territorio: questo è il momento giusto per informarsi e organizzarsi per poter fare acquisti comodi, convenienti, vicini, bio o da agricoltura a lotta integrata, con prodotti freschi, non o poco trattati. Così sarà più semplice mangiare bene, sano e leggero; e per la spesa non sarà neppure un problema trovare il servizio che porta fino a casa la cassetta con frutta, verdura freschi, a chilometro zero insieme ad altri prodotti della filiera.
Post scriptum: l’attenzione al cibo non è solo una questione di salute ma anche di amore e rispetto per la Terra, le piante e gli animali. Si può partire da qui, intanto. Ridurre, in un’ottica di decrescita felice, tutti i consumi verrà da sè, aiutata dal non lasciarsi indurre dalla pubblicità, sempre più aggressiva e suadente, nuovi, fittizi bisogni. La sensibilità spontaneamente poi crescerà in tutti i settori dei nostri acquisti.
Pianificare attività che nutrano la mente, la creatività e lo spirito
Il tempo libero è prezioso, per il nostro benessere psicofisico, per la nostra capacità di visione ad ampio raggio. I ritmi frenetici e ipercompetitivi hanno come conseguenza ultima quella di allontanarci da noi stessi: diventiamo macchine che corrono per soddisfare gli standard produttivi richiesti dall’autorità. L’estate ci dimostra tutto l’ “altro” che siamo: possiamo, dobbiamo tutelarlo. Per questo è importante scegliere di continuare a nutrire i nostri interessi, la nostra creatività con attività e letture che ispirano il nostro cuore e il nostro spirito (e non solo il business, la competizione o la performance). Un’avvertenza: saranno spazi di “ozio creativo” da “proteggere”, perché la tentazione di eliminarli – presi da altre apparentemente più importanti “urgenze” – potrebbe farsi sentire. Se già lo sappiamo, resisteremo più facilmente.
Fare nostro, per tutto l’anno, il cambio di mentalità (e la conseguente nuova visione di noi stessi) che l’estate ci consente è – inevitabilmente – una scelta: da camminare, sostenere, con successive piccole e grandi comportamenti e decisioni quotidiane. Nulla di impossibile, in ogni caso: le cose diventano facili se si presta attenzione, se si è consapevoli. Semmai, lo sforzo è provare a vedere le cose in modo diverso, mantenere uno sguardo non convenzionale e non scontato: così si riuscirà – sempre – a trovare le soluzioni giuste per bilanciare le richieste inevitabili della realtà esterna con la propria autenticità. Senza ulteriori stress.
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