La valle di Muggio, nel Canton Ticino, è la più meridionale delle valli svizzere. È stupenda con i suoi villaggi rustici, gli itinerari da percorrere in bici o a piedi e le prelibatezze uniche da assaporare!
Tra le pendici del Monte Generoso e del Monte Bisbino, tra villaggi e boschi di castagni, si estende quella che la Fondazione Svizzera per la Tutela del Paesaggio ha dichiarato il “più bel paesaggio svizzero”. Siamo nella Valle di Muggio, nel Canton Ticino, la più meridionale delle valli svizzere che, con suoi nove villaggi rustici, gli itinerari da percorrere in bici o a piedi e le prelibatezze uniche da assaporare, regala un meraviglioso percorso tutto da scoprire.
Da sempre generosa terra di agricoltura, di gusto e di cultura, non è un caso che già nel 1797 lo scrittore Karl Viktor von Bonstetten definisse la Valle di Muggio “una delle più belle valli alpine ch’io abbia mai veduto”.
E, di fatto, venendo qui si rimarrà incantati dalla eccezionalità di quel paesaggio prealpino che si estende dalle Gole della Breggia fino al Monte Generoso, straordinario scrigno in mezzo a una rigogliosissima natura, e dalla originalità di un territorio di transizione. Se infatti, da un lato, la presenza dei laghi è un chiaro richiamo alla pianura padana e al clima mediterraneo, dall’altro, poco più in là, la morfologia rocciosa e scoscesa anticipa il meraviglioso mondo delle alte cime alpine.
La Valle di Muggio fa parte del distretto di Mendrisio, il Mendrisiotto, un luogo incantato di paesini suggestivi e dolci colline ricoperte da vigneti. Proprio da Mendrisio, capitale del distretto, si può partire alla volta di magici luoghi incontaminati come l’Alpe del Bonello e della Bolla che con le loro “nevère” servivano alla conservazione dei prodotti lattiero-caseari; l’antico ponte sul fiume Breggia, la chiesetta del Gaggio e il nuovo ponte che collega Scudellate e Erbonne, splendidi villaggi a fondovalle; poi tutti gli altri villaggi che hanno conservato nel tempo la loro straordinaria bellezza e autenticità. Tutti luoghi davvero speciali e una ricchezza di beni culturali restaurati presi a cura dal Museo Etnografico della Valle di Muggio, nato nella convinzione che un museo non debba essere concepito come mero luogo di raccolta di oggetti, ma debba essere legato al territorio a sostegno dell’identità locale.
In questo delizioso paesaggio, poi, come non lasciarsi incantare dal quel mondo unico che è il Mulino di Bruzella? In quest’antica macina restaurata e funzionante dal 1996, si producono le farine di castagne e la farina per la polenta. Raggiungibile a piedi in 15 minuti dal Bruzella o da Cabbio percorrendo la vecchia mulattiera che parte dalla strada cantonale, il 28 agosto prossimo, il Mulino ospiterà una festa aperta a tutta la popolazione per festeggiare i 20 anni dal restauro.
Nel saliscendi soleggiato di questi posti pittoreschi, sicuri punti di ristoro sono i tipici grotti in cui, tra le altre cose, si gusta un eccellente prodotto locale: lo Zincarlin, un formaggio – presidio slow food – a pasta cruda con erbe aromatiche e pepe. E non solo, ad attendervi ci sarà anche il ristorante Conca Bella di Vacallo (1 stella Michelin e 17 punti Gault Millau), dove lo chef Andrea Bertarini reinventa la tradizione locale con influssi internazionali.
E, una volta calata la luce del sole, acquietati i movimenti lenti della valle, addolcito per il momento il morbido desiderio di scoprire la verde Svizzera, non rimarrà altro che rilassarsi in uno degli alloggi immersi nella natura. Un soggiorno qui vale una riconciliazione con il mondo. E ti ritrovi anche tu tra gli ospiti #INNAMORATIDELLASVIZZERA.