Incendio a Bruzzano: brucia un deposito di stoccaggio di rifiuti

Un incendio a Bruzzano in un deposito per lo stoccaggio di rifiuti, non ha fatto dormire sonni tranquilli ai milanesi. Adesso, secondo le fiamme gialle, la situazione sarebbe sotto controllo, anche se l’odore acre rimane in buona parte della città.

Un incendio a Bruzzano in un deposito per lo stoccaggio di rifiuti, non ha fatto dormire sonni tranquilli ai milanesi. Adesso, secondo le fiamme gialle, la situazione sarebbe sotto controllo, anche se l’odore acre rimane in buona parte della città.

Gravi i danni per l’azienda Econova attiva nel riciclaggio e nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, una parte del tetto è crollata, e anche un’altra zona della struttura sarebbe pericolante.

“Dobbiamo ancora avere un quadro completo e i danni sono certamente ingenti. All’interno abbiamo stoccato molto materiale inerte, cemento, rifiuti aziendali, edili, materiali ingombranti, ma non che potrebbero sprigionare sostanze pericolose per l’ambiente. Ovviamente il fumo dà fastidio e crea problemi e questo è comprensibile”, ha detto a Il Giorno Giuseppe Carluccio, titolare della Carluccio Srl, l’azienda in cui è divampato l’incendio.

La strada, via Senigallia, è chiusa da via Rubicone, mentre sul posto continuano ad esserci sia i Vigili del Fuoco che tecnici dell’Nbcr.

L’obiettivo è quello di scongiurare la possibilità dello sviluppo, nella nube di fumo, di sostanze pericolose e soprattutto di diossine. La palla adesso passa all’Arpa che deve valutare la ricaduta degli inquinanti nell’aria ma, secondo il nucleo Nbcr comunque, ‘non è materiale pericoloso e dal punto di vista degli inquinanti non ci sono preoccupazioni’.

“Non è la prima volta che un incendio si verifica nell’impianto di via Senigallia. È un impianto di gestione rifiuti autorizzato dalla Regione Lombardia con il parere contrario del Comune di Milano, motivato dalla vicinanza delle abitazioni e delle scuole, ma purtroppo l’ultima parola è alla Regione”, scrive l’Assessore all’Ambiente, Marco Granelli su Facebook.

E continua:

“Ho sentito subito i tecnici del settore ambiente del Comune di Milano e faranno gli accertamenti, convocherò un incontro urgente con le autorità competenti per vederci chiaro e per capire come poter evitare cose di questo tipo e soprattutto far rivalutare la possibilità che impianti di questo tipo siano autorizzati vicino alle abitazioni e alle scuole“.

Il Comune di Milano ha invitato tutti i residenti della zona adiacente all’azienda a non uscire se non per questioni strettamente indispensabili. Nonostante le fiamme siano controllate, continuano a bruciare una ventina di quintali di plastica.

L’incendio era scoppiato ieri sera intorno alle 20, dove in pochi minuti un intero quartiere composto da meno di dieci stabili, sono stati travolti dal fumo denso e bianco. Strade e piazze deserte, tanta paura per quell’azienda di stoccaggio della periferia milanese.

Il lavoro delle fiamme gialle va avanti da ore e sono in totale 35 i mezzi mobilitati nelle operazioni di spegnimento e nei controlli per il monitoraggio della diossina. Nessun ferito e nessuna fiamma sugli edifici, ma rimane l’allerta nei quartieri di Affori, Dergano, Bovisa e Maciachini.

Dominella Trunfio

Foto

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