Sharing economy: ecco perché sta fallendo la società che condivideva gli ombrelli

L’economia della condivisione è ormai una prassi consolidata in ogni parte del mondo. Si possono condividere automobili, scooter, lavatrici e tanto altro, ma a quanto pare, questa buona prassi, non sempre funziona.

L’economia della condivisione è ormai una prassi consolidata in ogni parte del mondo. Si possono condividere automobili, scooter, lavatrici e tanto altro, ma a quanto pare, questa buona prassi, non sempre funziona.

In Cina, la ditta Shenzen si occupa tra le altre cose anche di un sistema di condivisione degli ombrelli, ma di recente ha annunciato che da aprile 2017, quando il servizio è stato lanciato, ne ha già persi oltre 300mila.

Nonostante il paese asiatico sia pioniere sul campo, questa volta qualcosa non è andato nel verso giusto. Le aziende cinesi mettono al servizio degli utenti qualsiasi cosa: dalle biciclette alle batterie per gli smartphone, tutto funziona tramite noleggio: i clienti fanno un piccolo deposito, utilizzano ciò che gli serve senza il bisogno di acquistarlo e poi lo restituiscono.

Un modello di business semplice, economico e conveniente che fa bene al portafoglio e all’ambiente. Tuttavia secondo Shenzen per gli ombrelli non funziona. Ispirandosi alla bike sharing, l’imprenditore Zhao Shuping, fondatore della Sharing Umbrella, ha lanciato l’attività in 11 città cinesi, tra cui Shanghai, Nanjing e Guangzhou.

sharing umbrella cina

Gli ombrelli sono stati piazzati nelle stazioni degli autobus e delle metropolitane, posti in cui non sempre sono tornati perché invece di restituirli, molti hanno pensato di portarli a casa. Considerando che prende in prestito un ombrello costa 19 yuan, ovvero 2.45 più una piccola tassa ogni ora, Zhao ha stimato di aver perso quasi sette euro per ognuno di quelli andato perduto.

Altre forme di sharing economy:

sharing umbrella cina1

Se i sette euro si moltiplicano per 300mila, il risultato è un’azienda in rosso. Nonostante ciò però l’imprenditore non ha intenzione di chiudere perché spera che sharing umbrella possa essere competitiva al pari delle altre.

Il fallimento iniziale, quindi, dà un nuovo slancio e Zhao promette di lanciare il servizio a livello nazionale investendo ancora entro la fine dell’anno.

Dominella Trunfio

Foto

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