Da Angela Merkel fino a Trump, senza dimenticare Barack Obama e Bashar al-Assad e molti altri ancora. I leader mondiali appaiono come non li avete mai visti: in versione rifugiati.
Da Angela Merkel fino a Trump, senza dimenticare Barack Obama e Bashar al-Assad e molti altri ancora. I leader mondiali appaiono come non li avete mai visti: in versione rifugiati.
Abdalla Al Omari è un artista siriano rifugiato a Bruxelles da circa cinque anni, che attraverso le sue tele provocatorie vuole mandare un messaggio molto forte al mondo contemporaneo.
La mostra in corso a Dubai è intitolata “The Vulnerability Series” e mostra su tela, i leader mondiali in veste insolita ovvero quelle di rifugiati con vestiti di fortuna, in coda per un pasto caldo o ancora in cerca delle proprie famiglie disperse.
Da Kim Jong-un a Putin fino a Nicolas Sarkozy, per riflettere sull’umanità e sul dramma siriano che vivono migliaia di persone in fuga dal loro Paese.
Tele concettuali che rendono più umane figure che siamo abituati a vedere in contesti decisamente diversi. Abdalla Al Omari umanizza i volti e gli sguardi che vanno a perdere così le loro caratteristiche naturali per dare spazio a espressioni insicure.
Come si legge sul sito dell’artista:
“All’inizio ho dipinto così per rabbia, sono un siriano scosso da tutto quello che sta succedendo al mio popolo. Poi ho voluto immaginare come sarebbero apparse queste grandi personalità, se fossero stati dei rifugiati”.
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Omari è fuggito dalla Siria nel 2011, oggi dopo sei anni di guerra siriana, più di 5 milioni di siriani sono rifugiati, secondo le Nazioni Unite. Un dramma umanitario che colpisce soprattutto i bambini, vittime di violenze, con problemi di salute mentale e spesso sull’orlo del suicidio, come testimoniano le tante inchieste di Save the children.
“Mi sono sentito in dovere di lanciare un messaggio a tutti i leader mondiali che sono in parte responsabili della guerra in Siria. Forse vedendo queste immagini, rivedranno una parte nascosta di loro stessi”.
Dominella Trunfio