Dalia, come coltivarla, quando e quanto innaffiarla, come potarla e tutte le indicazioni per mantenere bella e colorata questa pianta ornamentale
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La dalia è una pianta ornamentale che produce fiori intensamente profumati e dai colori sgargianti. Le colorazioni più diffuse sono soprattutto le tonalità del giallo e del rosso, ma esistono anche varietà di dalie con corolla bianca, arancione, rosa, viola o screziata con sfumature policrome.
Originario del Messico, il genere Dhalia comprende 30 specie e più di 20 mila varietà, che possono raggiungere dimensioni differenti.
Si va dai 25-35 cm delle varietà nane passando per quelle intermedie fino ad arrivare alle dalie giganti, che possono spingersi addirittura fino a 2 metri di altezza e presentano fiori molto grandi e appariscenti. Le varietà nane sono le più adatte ad essere coltivate in vaso, sia per decorare balconi o terrazzi che per abbellire i davanzali.
La dalia fiorisce in estate fino ad autunno inoltrato.
Ha fusto cavo, radici tuberiformi, foglie grandi e numerose di colore verde scuro. I fiori invece si presentano nelle forme più svariate.
Dalia quali sono le varietà più comuni
Come detto, esistono tantissime varietà di dalia, a seconda della forma e del colore dei fiori. Quelle più comuni, o perlomeno quelle più diffuse nel nostro Paese, sono le seguenti:
- dalie a fiore singolo: sono le più comuni. Simili alle margherite, hanno fiori lunghi di colore giallo o rosso
- dalie a collaretto : sono molto simili alle prime, da cui si distinguono per la presenza di una specie di collare di petali, da cui prendono il nome
- dalie a forma di ninfea: vengono chiamate in questo modo perché nell’aspetto ricordano molto il fiore di ninfea
- dalie a forma di anemone: sono molto particolari perché il fiore è piatto, con 2 o 3 file di petali colorati di lunghezza variabile
- dalie a palla : l’infiorescenza ha forma sferica
- dalie a pompon : anch’esse hanno forma sferica, ma simile appunto a un pompon
- dalie a fiori di cactus : sono molto caratteristiche, in quanto presentano petali appuntiti rivolti verso l’alto
- dalie decorative: hanno petali ricurvi verso la punta, dall’aspetto simile a quello di un cilindro
Come si coltiva la dalia
La dalia può essere coltivata in piena terra o in vaso. Come detto, le varietà nane sono più adatte per crescere in vaso. Questa pianta necessita di climi caldi e ambienti molto soleggiati, è molto delicata, poco rustica e soffre il freddo.
Tenendo presente queste caratteristiche, la sua coltivazione non presenta problemi particolari. L’unica accortezza da osservare è quella di rimuovere i tuberi dal terreno durante il riposo vegetativo, soprattutto se viviamo in zone particolarmente fredde. Chi vive nel sud Italia, o comunque in una zona caratterizzata da inverni particolarmente miti, può anche evitare questa pratica, lasciando i tuberi interrati durante la stagione fredda.
Altrimenti, a fine autunno i tuberi vanno estratti dal terreno, eliminando quelli malati o rovinati. Devono essere collocati su una cassetta con sabbia asciutta e segatura, disponendoli a strati e conservandoli in un luogo asciutto, ben areato e al riparo dalla luce.
Trascorsa la stagione fredda, con l’arrivo dei primi tepori primaverili si potrà procedere alla messa a dimora.
Quando si pianta la dalia
Le dalie vanno piantate tra fine marzo e maggio, quando ormai il freddo è definitivamente alle spalle. Se intendiamo coltivarla in vaso, dobbiamo procurarcene uno che sia grande almeno 30 centimetri.
Il terreno deve essere fresco, profondo e ricco di sostanze organiche. I bulbi vanno interrati a circa 10-15 centimetri di profondità.
A seconda della varietà e dell’altezza massima che può raggiungere, dovremo osservare distanze diverse tra un bulbo e l’altro. Le specie nane o quelle da aiuola vanno piantate lasciando uno spazio di circa 40 cm tra un esemplare e l’altro. Nel caso delle specie di grandezza intermedia, occorrerà distanziarle di 60 cm, mentre le varietà giganti vanno posizionate a una distanza di 65-85 centimetri.
Quale terreno è adatto alla dalia
Le dalie crescono bene in qualsiasi tipo di terreno, purché sia ricco di sostanze organiche e ben drenato. Tuttavia, per ottenere risultati migliori in termini di fioritura, si consiglia di acquistare del terriccio speciale,formulato appositamente per questa pianta.
Se coltivate la dalia in vaso, il consiglio è quello di aggiungere della sabbia, che favorirà un migliore drenaggio della pianta.
Dove va posizionata la dalia
La dalia è una pianta che ha bisogno di molto calore per svilupparsi e fiorire.
Per questo, è importante collocarla in una posizione ben soleggiata, alla luce diretta dei raggi solari. La sua esposizione ideale, quindi, è quella in piano sole, avendo l’accortezza di spostare le piante in una posizione riparata dai venti durante l’inverno.
Quante volte va annaffiata la dalia
La dalia richiede irrigazioni continue e abbondanti. Soprattutto dopo la messa a dimora, la pianta ha bisogno di un notevole apporto di acqua. Nella prima fase del periodo vegetativo, è consigliabile anche il ricorso a del fertilizzante liquido, ricco di nitrato.
Successivamente le annaffiature dovranno essere comunque regolari e ben cadenzate nel tempo, evitando gli eccessi che potrebbero causare la diminuzione della grandezza dei fiori.
Tra un’annaffiatura e l’altra, il terreno deve essere mantenuto umido, evitando comunque i ristagni idrici.
Come e quando concimare la dalia
La dalia va concimata annualmente, in primavera, utilizzando del concime granulare a lenta cessione. Durante la fase vegetativa della pianta, è consigliabile aggiungere del concime liquido all’acqua utilizzata per le annaffiature, almeno fino a che non saranno spuntate le foglie. A quel punto, subito dopo la comparsa del fogliame e durante tutto il periodo della fioritura, si possono interrompere le concimazioni.
La pianta infatti sarà allora in grado di sfruttare la forza e l’energia accumulata in precedenza per fiorire in maniera rigogliosa nel nostro giardino o sul nostro terrazzo.
Quando potare la dalia
Per un miglior effetto decorativo e scenografico della pianta, la fase della potatura è molto importante. Soprattutto durante la fioritura, la dalia va controllata settimanalmente per eliminare le parti secche, danneggiate, vecchie o appassite.
È importante anche effettuare la cosiddetta sbocciolatura, che consiste nell’eliminare i boccioli laterali, lasciando solo quello centrale. In questo modo, quest’ultimo riuscirà a dar vita a fiori più grandi.
Al contrario, se si desidera un maggior numero di fiori, ma di dimensioni più contenute, si può eliminare il bocciolo centrale, mantenendo solo i laterali.
Quali sono le malattie e i parassiti della dalia
La dalia teme soprattutto i lepidotteri, che possono rovinare il fusto, e le lumache, che sono ghiotte dei suoi tuberi.
Questa pianta inoltre potrebbe essere oggetto di attacco da parte dello oidio (o mal bianco), un fungo molto comune che provoca la comparsa di macchie bianche sul fogliame. Per debellarlo si può ricorrere a un trattamento con zolfo bagnabile-80, ammesso anche in agricoltura biologica.
In ogni caso, la prevenzione e la giusta cura sono fondamentali per evitare malattie o attacchi da parte di funghi o insetti. Durante la messa a dimora, è opportuno distanziare le dalie, in modo da garantire loro il giusto apporto di luce e aria.
Inoltre, evitate sempre la formazione di ristagni idrici, che possono favorire la proliferazione di parassiti e il marciume delle radici.
Come si moltiplicano le dalie
La moltiplicazione della dalia avviene per divisione dei cespi, per talea o attraverso la semina.
La divisione dei cespi avviene all’inizio del periodo invernale.
Vengono prelevati i tuberi dal terreno e riposti su una cassetta contenente segatura o sabbia, collocata in luogo asciutto e riparato. È importante che per ogni porzione di tubero vi sia una parte del vecchio fusto e almeno una gemma.
La moltiplicazione per talea erbacea, ottenuta facendo germogliare i fiori in serra, è utilizzata soprattutto per la produzione del fiore reciso.
La semina serve a produrre nuove varietà o a moltiplicare le varietà in vaso, in particolar modo le varietà a fiore semplice.
Quali sono le curiosità legate alla dalia
La dalia era conosciuta già presso gli Aztechi, che la utilizzavano per decorare giardini, palazzi e luoghi di culto. Ma l’uso ornamentale della pianta non era il principale: a quell’epoca le dalie costituivano un vero e proprio alimento.
Inoltre venivano impiegate per combattere l’epilessia e come rimedio naturale per allontanare le zanzare. Infine, i fusti cavi, tipici di questa pianta, venivano utilizzati per raccogliere l’acqua durante le battute di caccia.
L’arrivo della dalia in Europa è databile intorno all’inizio del XVIII secolo.
Originariamente, però, queste tuberose erano destinate all’impiego alimentare, in sostituzione delle patate. Pur essendo considerati commestibili, in Europa i suoi bulbi vennero ritenuti di scarso valore nutritivo.
Fortunatamente, invece, ci si accorse ben presto della straordinaria bellezza dei suoi fiori.
Qual è il significato simbolico della dalia
Nel linguaggio dei fiori la dalia rappresenta l’eleganza e la riconoscenza, ma anche l’ammirazione e la femminilità. Gli innamorati se la scambiano come se fosse un presagio, un’anticipazione della futura dichiarazione d’amore.
Se ricevuta in dono da un amico o da un conoscente, è simbolo di gratitudine e riconoscenza.
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